“La vita straordinaria di David Copperfield” è un film che descrive la storia fantastica di un uomo che ben riflette il nostro tempo

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Titolo: La vita straordinaria di David Copperfield

Titolo originale: The Personal History of David Copperfield

Regia: Armando Iannucci

Soggetto: Charles Dickens (dal romanzo autobiografico David Copperfield, 1849-50)

Sceneggiatura: Armando Iannucci, Simon Blackwell

Musiche: Christopher Willis

Produzione Paese: USA, UK, 2019

Cast: Dev Patel, Tilda Swinton, Hugh Laurie, Peter Capaldi, Ben Whishaw, Paul Whitehouse, Aneurin Barnard, Daisy May Cooper, Morfydd Clark, Benedict Wong, Darren Boyd, Ruby Bentall, Sophie McShera, Gwendoline Christie, Rosalind Eleazar, Nikki Amuka-Bird, Jairaj Varsani, […]

David (Dev Patel), partorito dopo la morte del padre, viene accudito premurosamente e con amore dalla madre e dalla tata Peggoty (Daisy May Cooper) la quale, quando diventa grandicello, lo porta in vacanza dalla sua famiglia che abita in una barca trasformata in casa, in riva al mare. Purtroppo al ritorno da questa fantastica villeggiatura David trova la madre già sposata con Mr. Murdstone (Darren Boyd), un essere spregevole e violento, sostenuto dalla insensibile e malvagia sorella Jane (Gwendoline Christie). Ovviamente David diventa un fardello per il patrigno che lo manda a lavorare nella sua fabbrica di bottiglie di vetro, dove va ad abitare con Mr. Micawber (Peter Capaldi) e la moglie, indebitati fino al collo. Venuto, in ritardo di una settimana, a conoscenza della morte della madre, il giovane fugge e chiede ospitalità alla zia Betsey Trotwood (Tilda Swinton), dove conosce il bizzarro Mr. Dick (Hugh Laurie) che va alla continua ricerca dei pensieri del re Carlo I ( decapitato nel 1649 in seguito alla guerra civile). David segue Mr. Dick in questa ricerca piacevole con passione e allegria tant’è che la zia, scoperte le potenziali capacità del nipote, lo scrive in una scuola per migliorare le maniere e farlo diventare scrittore.

Come recita David nell’incipit del film: Questo racconto è molto più di una fantasia, è la vera storia della vita che stavo per iniziare. Mi tornano alla mente personaggi dall’animo audace e il loro ricordo si intreccia al viaggio della mia vita.

Un viaggio straordinario di un bambino che diventa gradualmente uomo attraverso una serie di vicende, di disavventure e di violenze, ma anche di delicatezze e di amori. È il viaggio avvincente e coinvolgente di un eroe senza tempo che risulta subito simpatico istaurando con lo spettatore un rapporto empatico e che ben si adatta al nostro tempo: David vive nella miseria, subisce violenza, conosce persone infide, immorali, povere intellettualmente, ma  incontra anche persone buone, disinteressate, ricche moralmente.

Nel suo procedere David si trova casualmente o per necessità immerso in un groviglio di personaggi di varia natura e di situazioni difficili da cui, grazie alla sua caparbietà e al suo connaturato senso della vita, riesce ogni volta a sbrogliarsela, riesce cioè a sollevarsi dallo stato in cui si trova grazie alla sua naturale voglia di vivere e di lottare, come quell’intingolo per insalata che la zia gli porge come medicina per farlo rinsavire.

La vena comica e satirica del regista Armandio Iannucci rende divertente e godibile il film La vita straordinaria di David Copperfield, che è stato tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Charles Dickens; film che è supportato magnificamente anche dalle musiche gradevoli e coinvolgenti di Christopher Willis, con una scenografia che riproduce perfettamente luoghi e costumi inglesi di metà ottocento. Ottima l’interpretazione di Dev Patel che, avendo iniziato la sua carriera di attore con il riuscitissimo e pluripremiato The Millionaire (2008) di Danny Boyle, mostrò la sua maturità artistica con L’uomo che vide l’infinito (2015) di Matt Brown.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival 2019  e come film d’apertura del 63° London Film Festival.

Filmografia:

The riesce a sollevarsi dal suo stato a causa della sua voglia di vivere e di lottare (Serie TV, 2001), I’m Alan Partridge (Serie TV,2002), The Tick of It (Serie TV, 2005-2009), Time Trumpet (Serie TV, 2006), In the Loop (2009), Veep – Vicepresidente incompetente (Serie TV, 2012 – 2015), Morto Stalin se ne fa un altro (2017).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).