L’angolo delle curiosità: Arte

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L’arte non è solo l’attività che produce la bellezza, ma è la sola attività che produce la ricchezza nel vero senso della parola.      Giovanni Segantini        

         La torre di Babele è uno dei soggetti biblici che si è più prepotentemente insediato nell’immaginazione popolare e nella storia dell’arte. La si trova rappresentata nei mosaici della Cappella Palatina  di Palermo, in quelli del duomo di Monreale e in quelli dell’atrio di San Marco a Venezia. Inoltre è rappresentata nell’affresco di Benozzo Gozzoli nel Camposanto di Pisa e nelle tavole di Bruegel di Vienna e Rotterdam.

         L’episodio curioso biblico narrato nel nono capitolo del libro della Genesi, in cui si parla della ubriacatura di Noè, è diventato un soggetto popolare nell’arte di tutti secoli ed è stato ricordato dall’affresco di Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina e anche dal bassorilievo di Jacopo della Quercia nella basilica di San Petronio a Bologna.

         Michelangelo Buonarroti è stato un grande artista: fu pittore, scultore, architetto, poeta e anche anatomista: studiava i cadaveri per conoscere il corpo umano, cosa che gli procurò non pochi guai essendo a quei tempi  una pratica vietata.

La Fabbrica (la Basilica) di San Pietro, il nuovo tempio di Roma., ha avuto inizio il 18 aprile del 1506 per volontà del papa Giulio II (Giuliano della Rovere). L’opera fu proseguita da Leone X (Giovanni di Lorenzo de’ Medici), dal Clemente VII (Giulio di Giuliano de’ Medici), Paolo III (Alessandro Farnese), Sisto V (Felice Peretti) Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini), Paolo V (Camillo Borghese) e Urbano VIII (Barberini).

Questi  pontefici si avvalsero dell’opera di alcuni tra i più famosi architetti del Rinascimento come Giovanni Giocondo, Raffaello Sanzio, Giuliano da Sangallo, Antonio da Sangallo, Baldassarre Peruzzi, Michelangelo Buonarroti, Jacopo Barozzi da Vignola, Giacomo delle Porta e Carlo Maderno. Quest’ultimo completò la basilica erigendo l’elegante facciata tra il 1608 e il 1612.

Sopra la balaustra dell’attico della facciata della Basilica, progettata dall’architetto Carlo Maderno a oltre 45 metri di altezza. si ergono  tredici statue  (alte circa 6 metri) che rappresentano il Redentore con Giovanni Battista e undici apostoli.

La piazza di san Pietro è stata progettata  dall’architetto Gian Lorenzo Bernini e fu completata dopo undici anni di intensi lavori del 1667. L’ovale della piazza è abbracciato da due portici costituiti da 284 colonne di travertino alte 16 metri e sormontati da 140 statue di santi e martiri della Chiesa.

L’obelisco, superbo monolite di granito rosso, posto al centro della Piazza di San  Pietro è alto circa 25 metri e fu portato dall’antico Egitto

Tiziano Vecellio, il grande pittore di Pieve di Cadore (1490-1576), importante esponente della scuola veneziana, dipinse la celeberrima Madonna Bargarigo, opera che l’autore amò così tanto da conservarla in casa fino alla morte.

 

 


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