L’angolo delle curiosità storiche

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La storia ci fascia, non la si sfugge; il più grave errore che si possa commettere è quella d’ignorarla. D’altronde, non la si conosce mai abbastanza; e magari la si capisce ancor meno.

Franco Cardini

Nelle isole greche di Cos, Rodi, Delo, Milo, Samotracia, Lemno, Lesbo, Salamina e Itaca migliaia di anni fa i greci costruirono le prime navi per esplorare il mondo, costruirono idoli di terracotta, cominciarono a dare “una forma” al mondo conosciuto e a quello sconosciuto, creando eroi immortali. In questi luoghi sono state poste le basi della nostra civiltà.

Lo storico greco Ecateo di Abdera (IV-III secolo a.C.) nella sua Storia dell’Egitto descrive la sua sorpresa quando, giunto davanti a quella che si ritenesse fosse la sede della Biblioteca del faraone Ramesse II, vissuto mille anni prima, aveva scoperto sul frontone del portale d’ingresso un’iscrizione geroglifica che tradotta in greco significava «clinica dell’anima»

Lo spostamento della sede papale da Roma ad Avignone avvenne tra il 1309 e il 1377, allorché Roma si svuota del suo principe religioso. Il poeta Francesco Petrarca, uomo profondamente implicato nelle situazioni e nelle tensioni politiche del tempo, visse in pieno questa stagione di terremoti istituzionali, della cristianità europea, di squasso di poteri e di sconvolgimenti che produsse quello che allora sembrava inaudito.

La coniazione del primo fiorino d’oro, emblema della prodigiosa ascesa economica e sociale della città di Firenze, è avvenuta nel 1252. Avvenne esattamente 13 anni prima della nascita di Dante Alighieri (1265), nel periodo stesso in cui il sommo poeta si formava e scriveva la Divina Commedia e le sue opere più importanti.

Intorno al 1450 il papa Niccolò V, (Sarzana 1347- Roma 1455, al secolo Tomaso Parentucelli) fu spinto a creare la Biblioteca Vaticana, accompagnandola nel Palazzo Apostolico con quella cappella che avrebbe preso il suo nome «Niccolina», affrescata dal Beato Angelico, simbolo di un intreccio tra cultura e fede, tra estetica e mistica.

Nel 2010 in Tunisia la Primavera araba scoccò a causa di una rivolta contro la scarsità di pane e contro i prezzi alti della materia prima. Nel 2011 gli stessi motivi spinsero migliaia di giovani egiziani a invadere le strade del Cairo e innescare la caduta del presidente Hosni Mubarak. La farina e il pane sono sempre stati la base primaria dei popoli, che quando sono affamati si ribellano.

Giacomo Matteotti, socialista coraggioso, politico molto famoso, leader dell’opposizione al fascismo, dotato di grande carisma, deputato al Parlamento,  il 10 giugno 1924 (alle ore 16,30) fu aggredito, rapito e ucciso, in pieno giorno, dentro un automobile sul Lungotevere Arnaldo da Brescia a Roma. Fu ucciso da un commando di cinque killer. Il capo fu Amerigo Dumini, ex ardito lombardo come i suoi complici. I mandanti furono molto in alto, nell’entourage dello stesso capo del governo Benito Mussolini. Il fascismo vacillò e l’opposizione abbandonò la Camera (il cosiddetto Aventino), chiusa sine die dal presidente, Alfredo Rocco.

Nel 1935 lo storico olandese Johan Huizinga  (1872-1945) lamentava «il generale indebolimento del raziocinio», l’«immane demenza dell’ora nostra», il «tramonto dello spirito critico», l’«atrofia della coscienza intellettuale»  e segnalava il fenomeno per cui «i freni critici vengono meno».

 


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