Latina, arrivano i fondi per il lido ma si aspetta il bando del Comune

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Sei milioni di euro per tutto il Lazio, 496.647,83 solo per Latina: questo l’ammontare dei fondi, già messi a disposizione dalla Regione, per aiutare i comuni del litorale laziale a gestire le spiagge libere in tutta sicurezza.

Un investimento importante che permetterà ai comuni di avere risorse fondamentali per garantire l’accesso in sicurezza a tutti i cittadini, anche a quelli che vorranno frequentare le spiagge libere; una somma che è stata ripartita in funzione di due parametri: la popolazione e la lunghezza di arenile libero.

Fondi regionali che potranno, dunque, essere usati immediatamente dai Comuni per mettere in campo tutte le azioni che riterranno necessarie per assicurare una frequentazione sicura degli arenili: distanziamento sociale per evitare assembramenti, interventi di pulizia e sanificazione, istallazione dei servizi igienici, organizzazione del servizio bagnini per il salvataggio in mare e la sorveglianza del litorale. A tutto questo, però, devono fare seguito appositi bandi comunali, da espletare entro il prossimo 29 maggio.

 “Come Confcommercio Lazio Sud – spiega il Presidente, Giovanni Acampora – abbiamo partecipato al tavolo regionale e devo fare un plauso alla Regione Lazio per avere già messo a disposizione dei comuni cifre così importanti per dare a tutti i cittadini la possibilità di andare in spiaggia, ma a tutto questo – specifica Acampora – devono seguire i bandi comunali altrimenti i soldi andranno persi e la stagione balneare, ormai praticamente iniziata e che comunque per gli stabilimenti privati prenderà il via il 29 maggio, sarò a rischio per chi, invece, vuole frequentare le spiagge libere”.

Sull’argomento interviene anche il nuovo sub commissario di Confcommercio Latina con delega alla riorganizzazione e ai rapporti politico – istituzionali, l’avv. Annalisa Muzio, che auspica che il comune di Latina riesca ad ottemperare a tutti gli obblighi previsti per potere usufruire di questi importanti fondi.

“Mancano davvero pochi giorni – spiega il nuovo sub commissario di Confcommercio Latina, l’avv. Annalisa Muzio –

sarà pertanto un nostro impegno sollecitare l’amministrazione per capire a che punto è l’iter burocratico. La nostra paura è che slittino i tempi di assegnazione, pena la perdita dei fondi. La prossima settimana ho in programma di incontrare i gestori di stabilimenti balneari e operatori della Marina per iniziare a programmare, con loro, interventi a lungo e breve termine. Al sindaco di Latina, così come già richiesto anche agli altri sindaci della provincia, Confcommercio chiede, inoltre, una data di scadenza per la nuova ordinanza emessa che prevede la chiusura di pub, bar e ristoranti a mezzanotte e mezza per garantire il controllo della diffusione del Covid-19. Siamo consapevoli – spiega ancora Annalisa Muzio – della necessità di mettere in campo tutte le necessarie precauzioni, ma è altrettanto vero che gli esercenti hanno bisogno di certezze almeno sulla durata di questo nuovo provvedimento che arriva dopo quasi tre mesi di chiusura. Proprietari e gestori di bar, pub e ristoranti hanno bisogno di sapere come organizzare il proprio lavoro, i propri impegni economici con i fornitori ed è giusto, dunque, iniziare a dare certezze sui tempi, quelle che sono mancate dall’inizio di questa pandemia. Il mio prossimo incontro con il sindaco – conclude il neo sub commissario di Confcommercio Latina – sarà, inoltre, propedeutico al rilancio dell’economia del nostro lido che rappresenta, per tutti noi, un grande patrimonio naturalistico ed economico. Per farlo abbiamo bisogno di avviare una collaborazione proficua per mettere in campo azioni immediate e per iniziare a mettere in agenda quelle da studiare per la prossima stagione”.

In accordo con Annalisa Muzio anche Italo di Cocco, Presidente della Fipe Confcommercio Lazio sud (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che parla di decisioni necessarie ma che vanno coordinate anche con associazioni di categoria e forze dell’ordine.

“Chiudere i locali prima rappresenterà sicuramente l’ennesimo danno economico per bar, ristoranti e pub – afferma Italo Di Cocco – capiamo la difficoltà di gestire questa emergenza, ma siamo altrettanti certi che i sindaci dovranno prevedere maggiori controlli soprattutto nelle zone più frequentate dai giovani al di là dell’orario della chiusura dei locali”.


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