In attesa che l’Amministrazione comunale detti le sue linee guida, l’Associazione Commercianti locale prescrive la sua ricetta per migliorare la fruizione e la sicurezza delle spiagge libere nella straordinarietà del momento attraversato. Per l’accesso, considerata la minuta larghezza delle passerelle, i commercianti propongono l’uso della mascherina da indossare sia all’entrata che all’uscita, di non soffermarsi lungo il cammino e di creare per l’accoglienza dei bagnanti, uno spazio libero alla fine della passerella per evitare assembramento. Durante la discesa a mare indicano la posa di cartelli onde informare gli utenti sulle norme di sicurezza e di accesso al demanio pubblico, nonchè sul costo dei noleggi e sull’orario di servizio. Tra le prestazioni, prevedono anche l’installazione di due bagni non promiscui, da pulire e disinfettare ogni 45 minuti, e di uno spogliatoio garantendone l’uso anche a chi non usufruisce dell’eventuale noleggio. Per l’organizzazione in spiaggia, gli esercenti di Sabaudia devono predisporre aree di dimensioni variabili secondo il numero dei posti programmati: 2 posti 10 mq; 3 posti 15 mq; 4 posti 20 mq. Ogni quattro blocchi viene lasciato un corridoio di 1,80 m. Dal suo canto il Comune deve farsi carico all’inizio della stagione di pulire, setacciare e livella aree demaniali, mentre i titolari di chioschi e di punti di noleggio su area privata devono impegnarsi a collocare adeguati contenitori per rifiuti e provvedere quotidianamente alla pulizia del tratto di arenile di loro competenza. Ombrelloni, sdraio e lettini vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare e sanificati a fine giornata. In relazione alla straordinarietà della situazione, connotata da problemi di accoglienza, da costi elevatissimi per l’acquisto dei prodotti igienizzanti e l’adeguamento del personale alle accresciute incombenze (smistamento e vigilanza sul rispetto delle norme di prevenzione), i commercianti chiedono che sia concessa la possibilità di predisporre fino al 50% le aree delimitate proporzionalmente al numero dei posti. Per quanto riguarda, infine, il ristoro degli avventori, Confcommercio propone l’esercizio del commercio itinerante sul demanio marittimo di alimenti e bevande, al fine di diradare gli spostamenti.


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