Chi arriva a Latina legge chiaramente sui segnali stradali che il capoluogo pontino è gemellato con Palos de la Frontera. Non se ne parla da anni, è caduto tutto nel dimenticatoio.
L’unione – avvenuta il 15 Marzo ’96 – tra la città laziale e l’antico porto spagnolo di Palos (in latino “palus”) rappresenta un’affinità legata a territori geograficamente simili. Da Palos partì Cristoforo Colombo nel 1492 per conquistare l’America.
Una straordinaria coincidenza che per la città di Latina – anch’essa “olim palus” – va oltre un semplice fatto casuale. La bonifica delle paludi pontine, infatti, ha mostrato le capacità dell’uomo nel saper affrontare e governare le forze della natura.
Nel 1991 il latinense Renato Renato Di Pofi – impiegato comunale – ha vinto il premio mondiale di un concorso fra radioamatori, promosso dalla città di Palos, collegandosi da Latina. I rapporti tra le due città si intensificarono e a marzo 1995 il Sindaco di Latina Ajmone Finestra e una delegazione di consiglieri comunali hanno ufficializzato il gemellaggio incontrando la “Alcaldesa” di Palos de la Frontera, signora Pilar Pulgar Fraile. Tradizionale scambio di doni, incontri culturali, artistici e intese commerciali. Vi hanno partecipato i testimoni del gemellaggio: i sindaci di Bayona, di Santona Lagos Palos. Gli spagnoli hanno poi ricambiato la visita ufficiale arrivando dalle nostre parti carichi di entusiasmo.
Un’esperienza che non ha avuto un seguito. I gemellaggi hanno una grande importanza, un valore eccellente dal punto di vista della visibilità turistica e promozionale. Peccato per Latina e Palos.
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