CASSINO – Alle 4.20 si è concluso l’interrogatorio di Donatella Di Bona, 29 anni, madre di Gabriel Feroleto il bambino morto ieri pomeriggio in locali Volla a Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone. Ed è arrivata la svolta: l’ avrebbe ucciso la madre.

I carabinieri del colonnello Fabio Cagnazzo sin da subito hanno avuto dubbi sulla dinamica della morte del piccolo Gabriel. La madre, infatti, aveva parlato di un’auto pirata che aveva investito il piccolo, ma le indagini hanno portato in luce un’altra versione: lo avrebbe strangolato, durante una passeggiata in una stradina di fronte l’abitazione di famiglia. Il bambino voleva tornare dalla nonna, ma lei presa da un raptus do follia lo ha afferratto al collo fino a soffocarlo.

«Piangeva e voleva tornare a casa dalla nonna, gli ho stretto il collo e chiuso la bocca per farlo stare zitto». Questa la confessione, secondo il quotidiano Frosinone Today, che Donatella Di Bona ha dato ai carabinieri dopo l’estenuante interrogatorio nel quale si è contraddetta diverse volte. Aveva a un certo punto detto ai carabinieri che era stata lei a investirlo accidentalmente. Ma la sua auto non presentava danni. Lei invece aveva dei graffi sul volto e sul collo. E proprio facendo leva su queste ferite alla fine la donna ha ceduto e confessato.

Donatella Di Bona è stata condotta al pronto soccorso del ‘Santa Scolastica’ e sottoposta ad una serie di accertamenti. Qui, nell’ospedale di Cassino, la donna c’era stata l’altra mattina. Come oramai accadeva da settimane. Per attacchi di panico e crisi di ansia.

E all’alba la donna è stata sottoposta a fermo del Pubblico Ministero, la dottoressa Valentina Maisto, con l’accusa di omicidio aggravato. La donna è stata associata nel carcre di Rebibbia a Roma.


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