“Armiamoci e andiamo ad ammazzare quel figlio di t.”, “ti auguro di morire male”, “non vedo l’ora che ci sia il tuo funerale”, “pezzo di m. ti voglio vedere morto”. Sono le frasi minacciose apparse sui social da parte di malvivent nei confreonti del Presidente della Repubblica, e su cui la digos postale e la Procura di Roma sta indagando. Fino ad ora 10 sono le persone individuate ma le perquisizioni stanno battendo tutta Italia, dal Nord al Sud passando per il Lazio.
Il reato di offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato, prevede pena da uno a cinque anni di reclusione. L’indagine è coordinata dal Procuratore di Roma Michele Prestipino. 10 gli indagati.
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