Peppe Mazzella, l’armatore ponzese che partiva, sfidando il mare, da Terracina verso la sua isola

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La Ponza di oggi e quella di ieri. Peppe Mazzella – detto “Sigaretta” – lo conoscevano tutti. Ha ricevuto dal Ministero della Marina Mercantile una medaglia d’oro per la lunghissima navigazione compiuta. Il mitico uomo temprato a tutte le stagioni – deceduto nel 2014 a 87 anni – ha conosciuto le gioie e le sofferenze del mare. Lo ricordiamo per anni sempre presente al molo di Terracina alla partenza della Maria Maddalena e della Rio Marina, la flotta Mazzella. Non è semplice poter raccontare tutta la sua via. Sin da piccolo, il buon Peppe, imbarcato come mozzo sulle imbarcazioni di famiglia, dimostrò una precoce attitudine alla navigazione, come dimostrano tante testimonianze. Il primo aliscafo arrivato a Ponza è stato traghettato da Peppe. Nel 1944, il 24 aprile, Peppe Mazzella partì con il suo equipaggio da Gaeta per andare a Monte di Procida a caricare della pozzolana. Dalle parti di Mondragone trovarono un mare pieno di oggetti misteriosi che vennero scambiati per nasse di aragoste. Il giorno dopo scoprirono che erano passati attraverso una zona minata. Giunti a destinazione, i marinai trovarono un paese in festa per la fine della guerra. Il capolavoro di Peppe è avvenuto nel 1975. Il direttore della centrale elettrica di Ponza gli comunicò che il gasolio stava per terminare, era il periodo invernale con il mare a forza otto. Tutti lo sconsigliarono a partire da Terracina verso Ponza, il mare era in tempesta, i marinai dubbiosi. Peppe lasciò tutti attoniti e stupiti, le onde erano come belve inferocite, tutti guardavano quell’uomo con un misto tra paura ed ammirazione. La barca, con il rifornimento di gasolio, impiegò sei ore per raggiungere Zannone. Grazie alla sua perizia, Ponza non rimase senza energia elettrica. Da quel giorno Peppe ha sfoderato una massima, conosciuta da tutti i marinai isolani: il mare è una belva, se il domatore è bravo riesce a domarlo, altrimenti …
Nel 1975 Peppe ha acquistato il Maria Maddalena, nave di fabbricazione danese, ancora oggi in funzione affidata alla Laziomar per trasporto benzina, bombole, immondizia altre cose necessarie. Poi la compagnia comprò nel 1981 il Rio Marina, nave costruita in Svezia, che ha trasportato decine di turisti e isolani (250 posti e 25 vetture) da Terracina a Ponza e Ventotene. Il Rio Marina non esiste più, è affondato in Guinea Equatoriale. Il motto era: . Lo sapevano tutti, certi di raggiungere la destinazione con qualsiasi condizione meteomarina.
Un altro aneddoto riguarda il primo giorno senza navigazione, Peppe, non abituato a dormire in casa, si spaventò perché il letto era stabile. “Questo non si muove, come farò?”


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.