Piazzale dell’Ambrosia pedonale? Una proposta “indecente”. Il candidato consigliere Antimo Di Biasio (Per Latina 2032) rilancia: “Serve un progetto culturale ed economico per rendere la piazza un gioiello nel cuore del quartiere”

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Ho appreso dalla stampa che il candidato sindaco Vincenzo Zaccheo nella sua visita a Latina Scalo, avrebbe promesso di pedonalizzare Piazzale dell’Ambrosia. Il candidato probabilmente non ha idea delle potenziali conseguenze che ciò causerebbe alla zona: la paralisi, nel senso letterale del termine, di Via della Stazione e delle strade limitrofe almeno due volte al giorno nel periodo scolastico: in ingresso ed uscita, che sono poi anche le ore di punta. In pratica, una follia.
Questa mattina sono stato a Piazza dell’Ambrosia a parlare con le persone: non so chi abbia consultato Zaccheo, ma di certo non ha avuto buoni consiglieri. Ho anche fatto un breve video e delle foto, ma nonostante si veda quanto traffico c’è su Via della Stazione e su quanto sia utilizzata la piazza, non è esaustivo della situazione.
Piazzale dell’Ambrosia, e non lo dico solo da candidato, ma anche da residente e da responsabile del controllo di vicinato del Comune di Latina, ha bisogno di ben altro: la soluzione agli schiamazzi non può essere la pedonalizzazione di un’area, perché il problema non è a quel livello. Serve invece un progetto sociale, economico, culturale che faccia decollare la piazza per farla diventare un piccolo gioiello nel cuore di Latina Scalo.
Relativamente alle altre questioni: Latina Scalo è stata tutt’altro che abbandonata negli ultimi anni. L’ex cinema Enal è stato restituito al quartiere, così come il parco Faustinella. Altri spazi sono stati risistemati e curati nel tempo. C’è stato il completamento, per la zona di competenza comunale, di Via del Mirto, vero e proprio pasticcio delle gestioni precedenti.
Non abbiamo mai visto a Latina Scalo, in passato, una presenza così costante di una amministrazione come quella di Damiano Coletta.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.