Prematuri Oggi, Maturi Domani. E’ giusto fare l’esame di maturità ?

PREMATURI OGGI, MATURI DOMANI
La scuola italiana, a parte gli innegabili meriti dei docenti emeriti che l’hanno nobilitata, è stata e continua a essere inguaribilmente ridicola. Non ho mai condiviso l’ardua prova dei cosiddetti esami di maturità. Quel che mi ha sempre disorientato è stata la parola o ricetta “maturità”: cribbio, chi era costei,la Maturità! Destino ha voluto che arrivasse il momento o l’epoca in cui fosse messa alla sbarra dal virus, in questo caso l’ “angelo sterminatore”(vedi film Bunuel)! Sottoposta al vaglio, a pagare il dazio: in tali disastrosi frangenti come affrontare,ohibò,la cosiddetta maturità? Per dritto,per rovescio, virtualmente o con ….”preservativo”(online annessi e connessi)?! C’è da morire,in questo caso, non da virus bensì dal malum maturitatis (la mala maturità)! In soldoni: abbiamo da sempre capito che c’è un’età dell’uomo in cui,finalmente, egli possa dirsi maturo vuoi per l’età vuoi per acquisita esperienza di vita. Che avrà mai voluto significare la classifica di “maturo” (sic nei quadri-risultati finali ai miei tempi)? Da un certo periodo in poi il termine fu rimosso e sostituito con “Ammesso-Non Ammesso”: a che cosa? All’Università, alla vita pubblica, al libertinaggio? Mah! Queste schegge o noccioline tanto per significare il controsenso o non senso di un sistema scolastico che oggi,finalmente, un Virus ha messo alle corde. Esami di Maturità, parola-concetto per molti anni sovrano fino alla più sensata modifica ma solo del titolo, non del copione: Esame di Stato! E meno male,almeno si fa riferimento a un’istituzione repubblicana e non a un rimosso freudiano (una compiuta sessualità?)! A ben riflettere i nostri giovani, nell’altalenante iter di questi annosi e affannosi esami, tra mutazioni e mutamenti di prove,controprove, tesine,mappe e mappine, materie pre-scelte, scelte e obbligatorie è come se siano stati e continuino a essere sottoposti alla “visita” per la leva militare: abile-non abile! A proposito: vi siete mai chiesti la ragione della rimozione e innovazione terminologica degli storici termini di “promosso-bocciato”: cacofonici? Spregiativi o irriverenti? Sono propenso a pensare per ipocrisia o perbenismo ministeriale ricorrendo, nel tempo, a insignificanti,discutibili sostitutivi, di fatto anch’essi figli innaturali di millantate “riforme”. E’ vero quel che Manzoni scrive,che la lingua va corroborata con e dai neologismi i quali,aggiungiamo,nulla hanno a che fare con discutibili sinonimi.Comunque,grazie al Virus (e ce ne vuole per ingraziarlo!) questa immaginifica istituzione nazionale oggi è allo sbando lasciando presagire incalcolabili conseguenze: come parare il colpo? Misurazione del grado di maturità (mutati i termini,il concetto rimane sempre lo stesso,un lapsus freudiano!) per le vie virtuali o quali altre possibili? Come Ministro personalmente avrei indicato quelle sessuali, un test d’esame infallibile! Scherzi a parte: semplificando al massimo, nei panni della nuova ministra mi limiterei a un’autocertificazione sottoscritta dal consiglio di Classe. Ci sono arrivati? Sarebbe già un miracolo! Approfittando magari dell’occasione per abolire definitivamente il gran carrozzone di Tespi di questi esami che,considerata l’età dei nostri giovani, non sono davvero il misuratore della loro “maturità”. In tempi virali e non invece si dovrebbe insistere a potenziare ed accertare le necessarie competenze “di lettura”,soprattutto linguistiche vista la dilagante degenerazione (della lingua) in atto. Leggere il “Discorso sulla lingua italiana” del Manzoni (Lettera a Giacinto Carena), di una decina di pagine,dunque esigua a fronte del romanzo (che in versione integrale non si legge). Questi sono gli esami che contano! Stando alla realtà effettuale, archiviato il termine obsoleto di “maturità”, riterrei più verisimile parlare di giovani “prematuri” ossia di coscienze protese all’acquisizione di una non presunta maturità. Da dimostrare,ovviamente, a pro-seguire!
P.S. Lettura consigliata> V.Tendrjakov, La notte dopo l’esame di maturità (Einaudi,1976)> “…un nuovo confronto tra ‘padri e figli’,un nodo di reazioni diverse in un mondo complesso che si libera di vecchie certezze”.