Sabaudia, “una gemma grezza, una bellezza rara, con caratteristiche naturalistiche e architettoniche uniche, che però non è mai stata valorizzata nella sua totalità”.

Da questa premessa parte l’ampia panoramica di “Cittadini per Sabaudia”, il movimento nato in appoggio al sindaco Giada Gervasi, sul lavoro svolto e su quanto portato a compimento dall’attuale amministrazione nei suoi primi 4 anni di governo.

“Ciò che stiamo cercando di portare avanti è una visione complessiva della città, che abbia a cuore la conservazione e la protezione dell’architettura di fondazione, ma che pensi anche a rendere fruibili e funzionali tutti gli spazi, con progetti che abbiano uno sguardo lungo e vadano oltre il mandato sindacale. Una città attenta al presente, nella tutela del passato”.

In questa prospettiva, oltre ai marciapiedi di via Principe Amedeo e la ciclabile di via Conte Rosso, un tutt’uno con la realizzazione delle Ciclovie del Mare, rientrano anche i progetti relativi a Piazza Roma, all’area ex Spes e agli impianti sportivi di via Arezzo, di prossima lavorazione ed elaborati “proprio al fine di riqualificare spazi ora inutilizzati, ma che in passato hanno rappresentato una parte significativa della storia della nostra città”. Così come quello riferito a Campo di Marte, “che resterà un giardino, perché così è stato pensato, ma sarà reso funzionale e fruibile con percorsi pedonali adeguati”.

Dal centro storico al lungomare, dove per i tratti Ponte – Torre Paola, già cofinanziato dalla Regione Lazio, e Ponte – Caterattino è prevista la realizzazione di un marciapiede e di una ciclabile “per adeguare una strada ‘incompleta’ e renderla fruibile ed in sicurezza”.

“Ed in questa idea di rigenerazione degli spazi, ovviamente sono compresi i borghi, dove con le aree fitness e le aree giochi si vuole far tornare a vivere spazi verdi e renderli fruibili a tutti. A ciò si aggiunge un piano di manutenzione generale dei borghi che sta coinvolgendo strade, marciapiedi, scuole e, con i fondi del PNRR, nuove strutture scolastiche (scuole per l’infanzia), sportive e sociali, oltre al completamento del piano ciclabile già iniziato che si estenderà su tutto il territorio e collegherà borghi e frazioni al centro della città e al mare.

“Non stiamo facendo promesse – si legge ancora nella nota diramata dal Gruppo -, questi lavori non sono sul libro dei sogni, ma si tratta o di progetti già destinatari di fondi o progetti elaborati secondo le caratteristiche richieste dei diversi bandi del PNRR e, quindi, con grandi possibilità di essere assegnatari di ulteriori finanziamenti, come già accaduto nei giorni scorsi!
Ora, se questa non è la visione che hanno i nostri avversari politici, ce ne faremo una ragione… ma continuiamo a pensare che se i progetti elaborati ottengono approvazione dagli enti sovra comunali, tanto da renderli destinatari di consistenti fondi pubblici, allora sono validi!”.

“E quando sentiamo dire che i fondi del PNRR stanno arrivando a tutti i Comuni – aggiungono Cittadini per Sabaudia – non capiamo quale sia il problema! È per caso una colpa? Certo però, se quegli stessi progetti, nell’elenco del Ministero, fanno parte del 74% che ha avuto accesso diretto ai finanziamenti e non di quelli ammissibili con riserva, vuol dire che una selezione c’è stata e siamo fieri di far parte dei 1784 progetti già destinatari di finanziamento sui 2418 presentati! Con buona pace di chi vuol far passare questo traguardo come frutto di una semplice richiesta effettuata! Tra “ammesse” ed “ammesse e finanziate”, come riporta il testo del Ministero dell’Interno, in italiano vi è una profonda differenza, ma occorrerebbe onestà intellettuale per ammetterlo…”.

E, a concludere: “Tutti questi lavori, tutta questa progettualità ha richiesto tempi considerati troppo lunghi? Secondo chi? Coloro che ci deridono quando parliamo di programmazione, progettualità, tempi tecnici, cosa hanno in mente per la città? Quali trucchetti vorrebbero utilizzare per accorciare i tempi? A quale città pensano? Quale tipo di amministrazione hanno in mente? Quella di quando si otteneva il voto di Caio perché gli si prometteva di tagliargli l’albero davanti casa o di approvargli un progetto fermo?
Noi non vogliamo essere così: abbiamo in mente una città con SPAZI VIVI e stiamo provando a realizzarla”.

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