E, dopo quelli di Mosca, Lucci, Di Capua e Mellano, ecco giungere stamane dalle pagine social anche i saluti ed il grazie sincero agli elettori da parte di Giancarlo Massimi, candidato sindaco per il Partito Democratico.

Buongiorno a tutte le elettrici e gli elettori. Un abbraccio a tutte le candidate ed ai candidati. A tutti quelli che pur non essendo elettori, ci hanno sostenuto ed hanno creduto nel nostro progetto. Sarebbe una lunga lista, lo faremo comunque uno per uno perché lo meritano.

È stata una esperienza bellissima. Prima di ogni cosa perché ci siamo conosciuti con le persone che si sono candidate e con quelle che hanno sottoscritto le liste. Ci siamo apprezzati, ognuno con le nostre differenze e, soprattutto, abbiamo riso.

La politica è importante perché è partecipare alla vita della propria città. Noi la consideriamo un impegno civile e questo ci rende orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Abbiamo fatto tutto il possibile con la consapevolezza che era difficile, se non impossibile, ma abbiamo lavorato come se il risultato fosse raggiungibile. Fosse alla nostra portata. Qualcuno potrebbe anche dirci che stavamo sognando. La vita è fatta di sogni, di idee, di utopie che diventano concrete.

Voglio ringraziare le 1192 persone che hanno voluto dare un segno che cambiare era possibile. Che hanno offerto una occasione a tutta la città. Posso dirvi che Sabaudia ha perso una opportunità ma allo stesso tempo ha conquistato un gruppo di persone che, negli anni a venire, possono rappresentare una gioiosa esperienza per il futuro di questa città.

Sabaudia, lo sapevamo, oggi non riesce a guardare avanti. Chiusa in sé stessa. Noi possiamo, invece, servire tutti per guardare oltre il limite della propria visuale.

Abbiamo ottenuto un grande risultato nelle sezioni del centro mentre abbiamo dimostrato difficoltà nei borghi. La politica, quella buona, è fatta di radicamento, di impegno costante, di contatto con le persone, di tutela dei diritti e non delle concessioni o dei favori. È fatta di rispetto, di coerenza con i principi della nostra Carta Costituzionale. Di questo dobbiamo far tesoro per vincere la prossima competizione anche là dove abbiamo avuto maggiori difficoltà.

Guardiamo avanti. In questo percorso breve ma intenso abbiamo incontrato tanta gente, abbiamo imparato a conoscere meglio il luogo dove viviamo, le contraddizioni, le eccellenze. Non ci fermeremo qui. Lo dobbiamo a chi ci ha consegnato la sua fiducia. A voi che siete i nostri elettori. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri familiari. Lo dobbiamo all’insieme della comunità, anche a coloro che non ci hanno votato ma desiderano un luogo migliore.

È arrivato il momento di sedersi come gli scout attorno al fuoco. Mettere la legna ad ardere per non farlo spegnere, per non cancellare la voglia di cambiamento che le persone che ci hanno votato ci hanno consegnato come un raro tesoro.

Teniamo fermo i nostri impegni, le nostre parole perché ciò che abbiamo fatto non sia vano e che nessuno possa dire che siamo come gli altri. Rivendichiamo la nostra diversità: siete la “meglio gioventù” che questa città possa immaginare. Attraversiamo le difficoltà per raggiungere le stelle.

Non siamo personaggi pirandelliani in cerca di autore, ce ne sono molti in giro. Siete, al contrario, la vera novità di questa tornata elettorale. È solo un passaggio, ci stiamo rifocillando dopo un primo cammino. Siamo sulla buona strada e vedrete che il futuro non potrà che essere il vostro.

Un abbraccio ideale a tutte le persone che ci hanno votato. Ci hanno consegnato un impegno a non fermarci. Questo dobbiamo fare nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Crediamo in una città migliore. Sabaudia ha tutte le potenzialità per farlo e noi abbiamo il dovere di partecipare di questo destino.
Questa nostra ostinazione per realizzare un sogno è ciò che ci deve caratterizzare. Vi ringraziamo elettori perché avete avuto il coraggio di credere che cambiare è possibile e che, insieme, si può fare.

“Estote Parati.” Noi siamo pronti a continuare questa strada lunga e tortuosa. Ancora mille volte grazie a coloro che con un semplice gesto hanno creduto che è possibile.

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