Qualche giorno fa, così come i suoi colleghi dell’opposizione, ha rassegnato le dimissioni per consentire la nomina del commissario prefettizio Carmine Valente e del sub commissario Maurizio Alicandro alla guida del Comune di Sabaudia.

Lui, il consigliere Massimo Celebrin, aveva abbracciato il corposo programma innovativo della maggioranza di cui faceva parte, uscita vittoriosa a tutto tondo dalle elezioni comunali del 2017.

Nel gennaio 202’ però, deluso dal fatto che le promesse elettorali del governo-Gervasi non erano “supportate da volontà e capacità amministrativa” e in pieno disaccordo con il modus operandi dello stesso, aveva deciso di lasciare la maggioranza.

“Subito dopo – scrive in una nota stampa Celebrin – arrivò la risposta dispotica dei civici, stile ‘tutti contro uno’, solo la prima di una lunga serie di risposte tese a delegittimare la mia persona e il mio operato. Ma non ho piegato la testa, anzi.
I tre anni all’opposizione sono stati una vera sfida, costellati da ripetuti tentativi di sabotare il mio lavoro di verifica e controllo da parte di una maggioranza davvero agguerrita e spregiudicata sui giornali, salvo poi ammutolirsi in sede di consiglio comunale!
Sono stato costante nel presentare le richieste di accesso agli atti per formulare le mie interrogazioni nel modo più pertinente possibile. Ed ho acceso riflettori su questioni che si preferiva far passare in sordina. Battaglie su battaglie, che mi hanno procurato tanta stanchezza”.

“Ed ora che non si è ancora asciugato l’inchiostro sui fogli dell’inchiesta Dune e Coppa del mondo i compagni dell’ex sindaca gridano all’attacco politico, sono increduli e spaesati, a giudicare dalle reazioni sui social” afferma, ponendo agli ex amici della maggioranza una serie di domande su alcuni passaggi consiliari antecedenti il naufragio dell’Amministrazione-Gervasi.
“Chi votò all’unanimità (consiglio comunale del 26/11/2020) la modifica dello statuto del Comitato Sabaudia MMXX che prevedeva la scomparsa della figura chiave del Control Manager e la completa ed esclusiva gestione dei soldi pubblici nelle mani del Comitato?
Come mai si è passati da un costo di un milione e duecento mila euro (con il 50% delle strutture già esistenti a cui fare solo una manutenzione, come da dichiarazioni messe a verbale dal sindaco nella seduta del 22/02/2019) a un costo di due milioni e duecento mila euro?
Vogliono spiegarci, gli ex amministratori di maggioranza, perché con D.G.C. n 133/19 veniva approvato un progetto definitivo/esecutivo del campo di regata, elaborato da due professionisti esterni pagati con soldi pubblici, poco o niente utilizzato per i successivi affidamenti su cui oggi indaga la magistratura?
Vogliono spiegarci perché dichiararono che “tutto era pronto” al momento del rinvio della Coppa del mondo, causa del Covid, e poi ci furono una serie di affidamenti diretti con “procedura d’urgenza”?
Dov’erano gli ex amministratori di maggioranza quando venivano spacchettate le gare?
Dov’erano quando venivano affidati servizi e appalti sempre alle stesse aziende? Dov’erano quando venivano nominati gli stessi tecnici esterni per gli appalti più grandi?
Dov’erano quando veniva affidato e liquidato a terzi il servizio di pulizia della strada lungomare (per rimuovere la sabbia) ma lo stesso era già pagato all’interno dell’appalto della raccolta differenziata?
Dov’erano gli ex amministratori della maggioranza, oggi solidali con gli indagati, la sera del consiglio comunale in cui lessi la diffida ricevuta dal general manager del Comitato per aver ricevuto atti riguardanti l’organizzazione dell’evento e la spesa di soldi pubblici?
Dov’erano quando ancor prima il presidente del Comitato (ex vice sindaco) rispose alla mia richiesta di accesso agli atti sulle sponsorizzazioni che la stessa era ‘inammissibile perché non attiene ad accesso documentale ed atti esistenti e pertanto non può essere riscontrata…’?.Alla faccia della trasparenza e della buona politica!”.

“Eppure in queste ore – aggiunge – fioccano post di autocompiacimento per l’ottimo lavoro svolto, per i molti risultati portati a termine. Autocompiacimento che li spinge persino a ricandidarsi.

C’è da dire, inoltre, che le indagini preliminari che hanno tagliato l’ossigeno all’amministrazione Gervasi hanno anche interrotto gli inciuci politici che l’ex maggioranza coltivava per rimanere al potere. Peccato non siano emersi, non ce n’è stato il tempo. Ad ogni modo, ora dovranno impegnarsi molto di più gli increduli civici per rimanere a galla”.

E per concludere “voglio ringraziare pubblicamente la mia famiglia che non mi ha fatto mai mancare il sostegno e l’incoraggiamento, e voglio scusarmi per la sofferenza che, mio malgrado, ho causato loro per via degli attacchi politici. Voglio credere che ci aspettino tempi migliori, i nostri figli se lo meritano”.


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