La lettera inviata dai consiglieri d’opposizione Maurizio Lucci, Paolo Mellano, Giancarlo Massimi e Vincenzo Avvisati al Prefetto di Latina, al Presidente del Consiglio Comunale di Sabaudia e, per conoscenza, ai capigruppo consiliari

“Negli ultimi Consigli Comunali abbiamo rilevato un atteggiamento irrituale, rispetto alla gestione del Consiglio Comunale, del Presidente dell’aula nei confronti della consigliera comunale e capogruppo del Gruppo Misto, Immacolata Iorio. Un comportamento che avviene sia quando la consigliera è in presenza sia quando partecipa alle sedute da remoto. In quest’ultimo caso, per chi ha avuto anche l’occasione di seguire l’ultima seduta, si è superato ogni limite senza voler dimenticare l’atteggiamento irriverente del vicesindaco nei confronti della minoranza, non rilevato e quando fatto rilevare non tenuto in considerazione. Corre l’obbligo di ricordare che i componenti della Giunta Comunale non fanno parte del Consiglio e il loro intervento in aula è puntualmente indicato all’articolo 42 del Regolamento che recita: “L’assessore esterno di cui al secondo comma dell’art.22 dello Statuto partecipa, senza diritto di voto, alle adunanze del Consiglio, esclusivamente per illustrare gli argomenti di cui è relatore”, nella risposta alle interrogazioni per quanto di competenza o durante la discussione delle mozioni. Ogni intervento nel dibattito, al di fuori di questo perimetro, esula dal compito indicato dalla d.lgs 267/2000, dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio Comunale.

Comportamento, quello rilevato, che non avviene nei confronti dei colleghi di sesso maschile o nei confronti delle consigliere di maggioranza. In particolare, succede che dietro la consueta frase del rispetto del Regolamento, si celi un modo di fare che va al di là della normale dialettica politica. Interruzioni degli interventi, interpretazioni regolamentari che non consentono sia il corretto confronto tra minoranza e maggioranza che la piena legittimità degli atti. Comportamenti, altresì, che non collimano con una attenzione che, proprio in ragione del raggiungimento del fine della completa parità di genere, dovrebbe avere un Presidente che, le ricordiamo, ha come suo dovere specifico garantire, oltre al rispetto del Regolamento la tutela dei diritti delle minoranze e, nella fattispecie, di una consigliera di minoranza donna.

Lei ben conosce che la democrazia ha il suo fondamento nella garanzia della minoranza, nella definizione di uno statuto della stessa quando, al contrario, il suo comportamento appare essere completamente schiacciato sulle posizioni della maggioranza.

Ciò premesso Le chiediamo la convocazione urgente della Conferenza dei Capigruppo con specifico argomento all’ordine del giorno”.


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