L’emergenza sanitaria, che continua a limitare la nostra quotidianità, cancella il rito della Sorresca, una delle tradizioni più attese e consolidate nei territori di San Felice e Sabaudia. Una processione che ogni anno, il lunedì dopo la Pentecoste, partendo dalla chiesa di San Felice Martire, vede centinaia e centinaia di sanfeliciani percorrere in pellegrinaggio, al seguito della Madonna portata a spalla, il lungo tratto che divide la loro città da Sabaudia dove, in uno degli angoli più incantevoli del lago di Paola, si adagia il piccolo e antico santuario consacrato a Santa Maria della Sorresca. Là dove, secondo la leggenda, alcuni pescatori di San Felice recuperarono nelle acque lacustri la statua lignea della Vergine con il Bambino in grembo. Ma, anche se in tono minore, la ricorrenza è stata ugualmente celebrata con una messa al Santuario di Sabaudia, officiata alle ore 11,00 dal Vescovo della Diocesi di Latina, S.E. Mons. Mariano Crociata. Presenti Giuseppe Schiboni e Giada Gervasi, sindaci rispettivamente di San Felice Circeo e Sabaudia, e, labari al seguito, le rappresentanze delle Polizie Locali dei due comuni. A diffondere le fasi della funzione religiosa le telecamere di Lazio Tv.


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