TERRACINA – La problematica relativa alla mobilità urbana, costituisce un aspetto essenziale per una Città turistica. In questo ambito la dotazione di un Piano Parcheggi costituisce aspetto strategico nel dare ordine e funzionalità al movimento veicolare e, soprattutto, pedonale.
Il nostro Comune trascina da tempo atti propositivi, ma anche elaborati esecutivi che non sono mai stati realizzati. In particolare appare grave che, l’immobilismo amministrativo, abbia addirittura perso finanziamenti regionali per la mobilità ed accesso al Centro storico.
Riteniamo che sia arrivato il tempo delle scelte, organiche e ragionate, che possano definire un Piano Parcheggi moderno ed adeguato al territorio che superi pregiudizi se non vere e proprie preclusioni e prevenzioni che non trovano fondamento alcuno.
Ci riferiamo, nello specifico, al parcheggio e sistema di ascensori di Via Posterula caduto nel dimenticatoio, al parcheggio interrato nell’area del “Montuno”, vera opera strategica per il porto, il lungomare, Piazza Mazzini e Piazza della Repubblica. Cosi come al parcheggio di Via d’Annunzio(Centro Storico) nel rispetto della compatibilità archeologica o quello di Via Anxur a ridosso delle Mura Castellane e quello di San Domenico, a servizio dell’inutilizzato Auditorium.
A livello di spesa, le opere potrebbero essere realizzate senza alcun esborso da parte del Comune, ma ricorrendo a collaborazioni con il privato sia per la costruzione che per la gestione.
Indubbiamente si deve partire da una rilettura ed aggiornamento degli strumenti urbanistici, ad iniziare dai PPE non attuati, così come legare le scelte di viabilità e mobilità urbana ad una idea di Città.
Non si riesce a capire come mai a Roma, vedi lavori metro C, quando vengono scoperti reperti archeologici, si valorizzano per la pubblica fruibilità continuando nella realizzazione delle opere pubbliche; a Terracina, nel momento in cui su trovano reperti archeologici non si fa altro che interrarli e, con loro, il futuro della nostra Città.
Pietro Serra
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