Sette giorni fa e pare già tanto tempo!

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Sono passati appena sette giorni dal voto e sembra già tanto tempo. Come fugge il tempo! Ha vinto Matilde Celentano, lo stesso cognome del cantante che ho amato da ragazzo. Si, lei che viene da Carbonia, dove era nato Angelo Fioraso, grande cameramen, che mi ha accompagnato per tanti anni in vari angoli della provincia pontina per svolgere i servizi del TG3 Lazio. Lei che ha mantenuto l’accento sardo, lei che è così precisa, dottoressa Asl,brava fisiatra, sognava di diventare sindaco ed ha raggiunto il traguardo.Era emozionata in quel minuto che ha indossato per la prima volta la fascia.Ha trattenuto le lacrime ed ha salutato i commissari Valente, Alicandro e Perna.  Il sen. Calandrini, grande regista, aveva prenotato la sua vittoria e così è stato. Coletta ce l’ha messa tutta, mi dice. Si, è vero, ma il tuo libro, caro Damiano, era arrivato all’ultimo capitolo. Non poteva esserci recupero e vittoria per la quarta volta. La città voleva cambiare e la sinistra doveva avere un nuovo candidato, che spaccasse la destra e invece tu hai unito la destra e il centro, creando un grande campo largo ( da Colazingari a De Amicis, da Galardo a Catani da Muzio, con il suo “Fare”, al figlio dell’ex on. Bianchi, che ti appoggiò l’altra volta ).Tremila voti in meno. Le primarie del PD sono state svolte. Daniela Fiore ha perso e tu hai vinto. Quel giorno anche De Amicis ti ha appoggiato e ciò ha provocato la sua espulsione dalla lista del PD. Lui, che sognava di essere il candidato sindaco ( me lo aveva detto sei mesi prima ) è corso dall’altra sponda ed è stato subito acclto da Matilde e inserito nella lista Civica Celentano ed ha vinto nuovamente. Una lista che ha preso 5 seggi, piu’ di FI e della Lega.  Quel centro moderato che aveva votato nel 2016 per Coletta si è allontanato ed ha premiato Matilde, la prima donna sindaco.

Latina città di centro che guardava a destra e guarda ora a destra perchè Fratelli d’Italia è il primo partito e quando c’era la vecchia DC , lo scudo crociato, alcune volte, arrivava al 53% dei consensi, altre volte restava sotto la maggioranza assoluta, ma raggiungeva il 45,  47%. Gli altri partiti erano eterna minoranza . Il Vecchio PCI, quando andava bene, aveva 5 seggi, altrimenti 4.Ricordo l’ingegner Calcagnini,bravissimo , l’avvocato Luberti,super, Antonio Amodio, Nicola Lungo, Antonio Mangione.Ricordo l’avv. Lucchetti leader del PRI e Bracciale del PLI, Pugliese del PSDI,Maurizio Calvi del PSI. Oggi nel centrodestra ci sono gli industriali, i costruttori, i professionisti di ogni genere, insegnanti e tutti coloro che erano stufi di Coletta.

Ci sono i figli di coloro che erano consiglieri (Alessandro Catani,il figlio di Guido Faticoni, Mario). Ma Damiano nel 2016 trovò le macerie ed ha ricostruito la legalità, ha spezzato l’egemonia della destra e per questo rimarrà nella storia ed ha tentato di fare qualcosa, troppo poco, perchè poi, con l’anatra zoppa, non ha potuto più governare. Ora tutti sperano che la  nuova giunta faccia miracoli, che progetti cose importanti per la città. Ma già si sgomita ed è naturale che sia così, perchè ognuno vuole il suo spazio. Mettere insieme tante anime sarà complicato, ma Matilde vorrà dire la sua su alcuni assessorati tecnici. Vedremo. L’elezione di Cesare Bruni, ad esempio, vuol dire che avremo una valenza culturale a destra, anche con la presenza, dietro le quinte, di Maurizio Guercio. Finalmente!

Ricordo il Supercinema, il 2 maggio, pieno, con Schlein che parla e cerca di dare lo slancio giusto ad un partito debole nella città di Latina. Non è bastato e del resto non poteva fare la differenza, in un contesto che era già tutto composto e aggregato. Le liste del centrodestra, mi avevano detto gli ex assessori, Proietti e Ranieri, erano fortissime e così è stato. Ranieri non è uscito per pochi voti e il suo posto è stato occupato da Coletta. Insieme all’ex sindaco, siederanno sui banchi dell’opposizione, Valeria Campagna, Daniela Fiore, Leonardo Majocchi, Maria Grazia Ciolfi, Ranaldi,Isotton, Bellini e Floriana Coletta. Opposizione per fare cosa?

Un vecchio compagno mi dice ” Ormai il centro sinistra a Latina vive in una bolla, fuori dalla realtà. Non si può continuare a credere di prendere voti paventando un ritorno al passato, senza un progetto per il futuro.”C’è un progetto per il futuro ?

Mancano 9 anni al centenario, cosa fare ? Come riempire l’ex Banca d’Italia, come rilanciare la marina, il centro urbano. Occorre un salto di qualità, è necessario avere ben chiari gli obiettivi. La lotta all’inquinamento al cambiamento climatico, arrestare l’erosione marina, come mi ricordava Maurizio Guercio. Valeria Campagna, Ranieri, Sarubbo, Coletta,Majocchi, Fiore, hanno la forza di indicare obiettivi concreti, per non lasciare il pallino solo alla nuova giunta e alla filiera di governo? Compito arduo, ma non impossibile. Sarà la capacità di ciascuno a sapersi misurare con la realtà,  per dire se ci sarà il cambiamento, se Latina davverò scriverà un nuovo libro. La sfida è aperta anche per il nuovo sindaco. Sarà un lavoro difficile, perciò Matilde insiste per avere suoi assessori tecnici,(“Ho la mente libera, deciderò io alla fine”), perchè l’impresa ha necessità di avere persone competenti.Oggi è difficle per tutti governare un comune.

Latina ha un territorio grande come Napoli, mi ricordava Zaccheo e Ranieri mi dà alcuni numeri : 14 mila lampioni, oltre 400KM di strade, quasi tutte rotte. C’è tanto lavoro da fare. Ripartiamo da qui, per costruire il futuro di Latina. Sarà faticoso, ma alla fine sarà esaltante, se tutti riusciranno a realizzare qualcosa di positivo, per far crescere la città e lasciare alle nuove generazioni una Latina più bella, più attrattiva.


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