Tennis, nella finale del torneo di Rovereto si ferma la striscia vincente di Giulio Zeppieri

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Si è fermata a nove partite la striscia vincente di Giulio Zeppieri. Il sogno di vincere back-to-back a Cherbourg e Rovereto si è infranto nella finale contro Dominic Stricker, bravo ad aggiudicarsi (7-6 6-2 lo score) un match a due volti. È dunque lo svizzero il vincitore degli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It), prima edizione di un torneo che ha superato ogni aspettativa: a un’organizzazione impeccabile si è affiancata l’impressionante partecipazione del pubblico, che anche per la finale ha preso d’assalto l’Itas Arena: non è azzardato sostenere che ci fossero almeno 600 spettatori, molti dei quali hanno assistito all’incontro in piedi.
Ha vinto Stricker, ma Zeppieri può recriminare per un primo set perso al fotofinish dopo aver avuto quattro setpoint in uno schizofrenico tie-break: si era trovato in svantaggio 4-0, ha vinto sei punti di fila ma non è riuscito a chiudere. I due setpoint giocati sul proprio servizio gridano vendetta: sul 6-5 aveva lo scambio in mano ma non è stato incisivo con la volèe, facendosi infilare dal pallonetto di Stricker. Sull’8-7, poi, ha commesso un banale errore di rovescio al termine di uno scambio prolungato.
Al contrario, Stricker ha trasformato il primo setpoint e il match – nei fatti – è finito lì. “Nel primo set Giulio ha giocato molto bene, non è stato facile perché all’inizio ero un po’ nervoso – ha detto Stricker – il tie-break è stato cruciale per entrambi. Credo che per lui sia stata molto dura perderlo perché ha avuto molte chance. Da parte mia sono super contento e posso dire che il secondo set è stato perfetto”.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.