“Un uomo felice”, una commedia brillante che sfonda i pregiudizi sull’identità di genere ancora tanto vituperata

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Titolo:  Un uomo felice

Titolo originale: Un homme heureux

Genere: commedia

Durata: 89 min

Regia: Tristan Séguéla

Sceneggiatura: Guy Laurent, Isabelle Lazard

Musiche: Amin Bouhafa

Produzione Paese: Francia, 2023

Cast: Fabrice Luchini, Catherine Frot, Rehin Hollant, Philippe Katerine, Artus Agnès Hurstel, Paul Mirabel, Bastien Ughetto, Jason Chicandier, […]

“È tutta questione di chimica, di chimica dell’amore” direbbe un chimico che ha studiato a fondo il problema dell’identità di genere, ma anche una persona comune che abbia letto il saggio “La chimica dell’amore” Di Larry Young e Brian Alexander (Bollati Boringhieri, 2012). Costei, dalle prime pagine del libro, comprenderebbe che il sesso è una “questione di chimica”, precisamente di biochimica, e lo ha dimostrato il medico Luis Guerrero che lavorando in un ospedale di Santo Domingo, verso la fine degli anni sessanta, a Las Salinas “si domandò per quale curioso motivo le bambine stessero trasformandosi in bambini … . Questo fenomeno era in corso ormai da varie generazioni, tanto che da tempo era stato introdotto anche un nome specifico per designarlo: guevedoces, cioè «pene a 12 anni». Gli individui affetti da questo fenomeno venivano chiamati machihembras («uomini-donne»).

Ebbene, ho iniziato di proposito la recensione di codesto film Un uomo felice, diretto da Tristan Séguéla, con questo incipit per chiarire che il tema attorno a cui esso si sviluppa, anche se diverso nella sua argomentazione, è reale ed è di natura chimica, come ogni processo che avviene in ogni organismo vivente, come quello dell’essere umano.

Il film, una commedia brillante che sfonda i pregiudizi sull’identità di genere ancora tanto vituperata, narra la storia del sindaco di un paese francese di Pas-de-Calais, Jean (Fabrice Luchini), e di sua moglie Edith (Catherine Frot), la quale, dopo quarant’anni di onorato matrimonio e tre figli, rivela al marito le sue pregresse tendenze sessuali che non ha voluto mai rivelare per non angosciare i figli già adulti e per non compromettere la carriera politica del marito, che da buon tradizionalista e conformista ha sempre criticato le identità di genere non-binarie: Devo dirti una cosa. Sono un uomo e lo sono sempre stato. Ovviamente, ciò crea turbamento e sconcerto in Jean soprattutto nel momento in cui, alla fine del suo mandato, deve ripresentarsi alle prossime elezioni. Se  in città si venisse a sapere che la moglie è gay la sua elezione a sindaco sarebbe compromessa dato che il suo bacino elettorale è costituito da conservatori. Ovviamente, senza addentrarci nei particolari della storia, per non comprometterne il godimento spassoso e accattivante, si intuisce che sin dall’inizio si viene a creare una sequenza di fraintendimenti ed equivoci che rende briosa e frizzante questa commedia, soprattutto anche con l’apporto apprezzabile di due grandi attori, Fabrice Luchini e Catherine Frot, che, con i loro strumenti espressivi, mimici e recitativi consolidati, riescono a divertire il grande pubblico e a farlo riflettere su una questione sociale diffusa da non sottovalutare: l’identità di genere che, se diversa da quella maschile o femminile, viene considerata una “malattia incurabile” e pregiudizievole da non essere accettata da quella parte della società considerata “perbene”.

Filmografia

The adulteen (2013), Rattrapage (2017), Chiamate un dottore! (2019).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).