Vaccini Covid a Roma e nel Lazio : 1844 sommnistrazioni il 7 Gennaio. Si replica il 20 e 21 Gennaio

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Si è chiuso con i numeri in crescita l’ultimo open day organizzato nella regione Lazio per le somministrazioni del vaccino anti-Covid. Dopo l’aumento dei casi di positività al coronavirus a ridosso delle feste di Natale, la Regione ha avviato tre giornate per permettere ai cittadini di vaccinarsi senza prenotazione. Ieri, domenica 7 gennaio le dosi somministrate sono state 1.844.

Questi i numeri delle dosi di vaccino nel dettaglio

222 dosi Asl Roma 2;

190 dosi Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I;

97 dosi Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini;

175 dosi Irccs inmi L. Spallanzani;

179 dosi Asl Roma 3;

83 dosi Irccs Ifo Istituto Fisioterapici Ospedalieri;

129 dosi Asl di Frosinone;

62 dosi Asl Roma 6;

1 dosi Sismed;

209 dosi Asl Viterbo;

138 dosi Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata;

97 dosi Asl Rm4;

92 dosi Asl Latina;

10 dosi Farmacie Asl Rm1;

160 dosi Asl Rm1

Tenendo conto delle 1252 somministrazioni effettuate nel giorno della Befana, nel week end di fine feste sono stati 3.096 le persone che si sono recate presso gli open day. Le prossime giornate di vaccinazione sono in programma per il 20 e 21 gennaio 2024.

Un risultato straordinario ha contraddistinto l’Open dayVaccinale anti-Covid nella Regione Lazio, con un totale di millecentoquattro dosi somministrate. Un impegno corale che ha coinvolto diverse strutture sanitarie sul territorio regionale, contribuendo in modo significativo alla campagna di vaccinazione di massa.

Non solo anziani e fragili. All’open day vaccinale di ieri hanno partecipato un po’ tutti, oltre alle categorie a cui immunizzarsi contro il Covid è consigliato.  Otto i centri attivi nel Lazio: lo Spallanzani e l’Umberto I, il San Camillo e l’Ifo, le case della salute Santa Caterina delle Rose (Asl Roma 2) e del lungomare Toscanelli a Ostia (Roma 3), Genzano e Rieti.

Sono da poco passate le 10 quando si siede un giovanissimo, Luca Ercoli, 27 anni: «Ho sempre fatto le dosi, ora però faccio un lavoro a contatto con il pubblico, sono capotreno e per evitare qualsiasi rischio ho preferito premunirmi – racconta -. L’ho già avuto due volte: la prima da asintomatico, la seconda invece sono stato male, non ho sentito sapori e odori per settimane. Non sono riuscito a prenotare sul sito della Regione, in farmacia non potevo andare per età e quindi ho optato per l’Open day». Sono le stesse motivazioni che hanno spinto Alessandra D., 44 anni, ad andare al padiglione Piastra del San Camillo: «Ho portato anche mio marito e la nonna. Quando due anni fa ho avuto il Covid sono stata troppo male – ricorda -. Ho preso al balzo la prima occasione perché altrimenti non sapevo dove farlo. Visto che circola tanto – sorride – mi sono fatta il regalo della Befana».

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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