Latina – “Come ogni estate ormai l’emergenza rifiuti penetra nelle case dei cittadini di Latina. Non entro nel merito delle molteplici ragioni che portano ogni anno, e nel pieno della stagione estiva, al blocco dei conferimenti. Ma non intendo soprassedere sul fatto che, ancora una volta, il Comune di Latina, o meglio chi lo governa, si presenta impreparato. La soluzione non può e non deve essere quella, suggerita di nuovo da Coletta e Lbc, di produrre meno rifiuti e di tenerseli in casa. Non può essere scaricare, di nuovo, sui cittadini che pagano regolarmente le tasse la responsabilità di far fronte con i loro sacrifici alle mancanze di chi, in qualità di amministratore della città, continua a mostrare. Le emergenze vanno previste e prevenute. Lo scorso anno era accaduta la stessa identica cosa. L’assessore Bellini sui social ci spiega che stanno “gestendo con la massima attenzione una situazione che non dipende né dall’Amministrazione, né dall’Azienda Speciale e che, come è noto, riguarda anche gli altri Comuni della provincia. Invitiamo i nostri concittadini a differenziare il più possibile i rifiuti e a prestare la massima attenzione agli orari e ai giorni di conferimento della raccolta differenziata”. Perché Coletta e la sua giunta non hanno, in dodici mesi, pensato di definire un piano B e si sono ridotti a problema innescato a gestire ora, tra l’altro non è dato sapere esattamente come, solo ora la situazione? Perché non hanno predisposto una verifica dei possibili impianti da utilizzare per conferire i rifiuti qualora si fosse verificato il blocco di quelli utilizzati normalmente? Non si governa una città rincorrendo gli eventi ma calcolandone la portata e ricorrendo a soluzioni rapide e risolutive che possano evitare di creare ulteriori e pericolosi danni ai nostri cittadini. L’estate si sa il quantitativo di rifiuti prodotto aumenta anche a causa dell’aumento delle presenze, legate spesso al turismo, sul nostro territorio. Lasciare mucchi di immondizia con oltre trenta gradi a marcire sotto il sole significa creare una bomba sanitaria in ogni angolo della nostra città, significa venire meno anche al minimo criterio di decoro e pulizia, significa creare l’ambiente perfetto per il proliferare di insetti e topi dannosi per l’uomo. Speriamo che la sollecita attenzione di Coletta e Bellini non si riduca a quel laconico “non dipende da noi o dall’azienda speciale” ma si traduca in atti concreti per evitare, ripetiamo come già accaduto, che l’emergenza corra”.


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