Anticipata al 4 luglio la sentenza sulla morte di Willy. La mamma : “Non si è ucciso da solo”

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E’stata anticipata al 4 luglio la lettura del dispositivo di sentenza per il processo sulla morte di Willy Monteiro Duarte. Il presidente della Corte d’Assise del tribunale di Frosinone dopo aver fissato la data al 14 luglio ha deciso di anticiparla di 10 giorni.

A rischiare pesanti condanne sono quattro giovani di Artena accusati di aver ucciso di botte il 21enne capoverdiano residente a Paliano (Frosinone) morto la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro. Nell’aula della Corte di  Assise del Tribunale di Frosinone, presenti anche i genitori di Willy, parla la difesa dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, in aula anche  loro insieme agli altri due imputati Massimiliano Pincarelli e Francesco Belleggia.

Le parole di mamma Lucia
“Mio figlio non si è ucciso da solo. Qualcuno dica cosa è successo” ha riferito alla stampa Lucia Duarte madre di Willu all’uscita dal tribunale. Accanto a lei anche le madri degli amici del figlio.“ Anche Willy era un figlio e aveva diritto ad una vita e soprattutto a fare un figlio. Certo non si è  ucciso da solo e se c’è un processo in corso evidentemente qualcosa deve essere successo quella maledetta sera. Chi ha sbagliato deve assumersi le proprie responsabilità e pagare il suo conto con la legge” hanno detto le tre donne.

Gabriele Bianchi parla in aula e si dichiara innocente
Il primo a parlare in aula è stato Gabriele Bianchi che si è dichiarato innocente: “Non sono io il responsabile della morte di Willy. In passato posso aver commesso errori, ma vi prego di credermi che Willy non l’ho toccato con un dito”. Lo ha detto, con dichiarazioni spontanee riportate dall’agenzia adnkronos, Gabriele Bianchi imputato per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020.

Oggi, nell’aula della Corte di Assise, dove parlerà proprio la difesa dei fratelli Bianchi, Gabriele ha reso dichiarazioni spontanee: “Sono un po’ agitato, Willy e la sua famiglia meritano giustizia – ha detto – Mi auguro con tutto il cuore che dopo la sentenza i familiari trovino pace e serenità”. “Vorrei tornare a quella notte e cambiare tutto, il pm mi ha descritto come non sono – ha aggiunto – Non sarei stato in grado, anche volendo, di fare ciò di cui mi si accusa. Vi parlo con il cuore in mano, ho sempre detto la verità”.

La ricostruzione dell’avvocati di Marco e Gabriele Bianchi
“Quella notte la visibilità era scarsa o del tutto assente, sono andato anche io sul posto a constatarlo e infatti, dopo 3 giorni dal  fatto, sono stati messi i lampioni a giorno. Era impossibile per i testimoni distinguere i ragazzi, i colpi. E gli imputati hanno pagato lo scotto di una pressione mediatica subita da tutti, da me per primo. Si deve cercare di non lasciarsi condizionare, di vedere effettivamente quello che è accaduto”. Inizia così l’avvocato  Massimiliano Pica, difensore dei fratelli Bianchi imputati insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia nel processo per l’omicidio di Willly Monteiro Duarte. “I testimoni sono stati sentiti dopo giorni, quando la tv dall’inizio ha definito colpevoli i fratelli Bianchi, senza mai usare il termine presunto – continua – Ma non solo. Il professor Potenza, incaricato il 9 settembre dalla procura di Velletri di fare l’autopsia sul corpo di Willy, non ha mai parlato sulla sua perizia di un calcio anteriore ma di insufficienza cardio respiratoria”. “E’ morto per le percosse Willy, ma il calcio frontale non c’è mai stato. La lesività è sulla parte sinistra, dove infatti troviamo i segni” dice ancora l’avvocato, che incalza: “Gabriele non ha colpito Willy e Marco ha colpito un punto che non ha portato alla morte del ragazzo”. Da qui le conclusioni: “Chiedo l’assoluzione per entrambi gli imputati per non aver commesso il fatto – dice l’avvocato Pica al giudice – la derubricazione a omicidio preterintenzionale e chiedo di guardare attentamente tutti gli atti processuali”. L’avvocato ha chiesto anche di poter acquisire la sentenza in Appello del processo Morganti dove gli imputati accusati di omicidio volontario si sono visti ridurre la pena proprio perchè il reato è stato derubricato in omicidio preterintenzionale.

( Fonte Frosinone Today)


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