Buona sanità nel Lazio : migliorano le cure, l’84% degli interventi per tumore maligno alla mammella

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LATINA –  Nel Lazio migliorano le cure, diminuiscono le diseguaglianze di accesso a livello geografico e diminuisce la mortalità evitabile, circa 960 decessi in meno per infarto. E’ il quadro descritto da Prevale 2020, il programma regionale di Valutazione del Esiti degli interventi sanitari nel Lazio presentati dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dall’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che quest’anno riporta anche gli esiti del il monitoraggio dell’impatto Covid-19 sui percorsi assistenziali. “Durante la fase di lockdown l’assistenza nel Lazio non si è fermata e sono stati effettuati 44 trapianti, a fronte di una riduzione degli accessi al pronto soccorso e all’ospedale per condizioni cliniche meno gravi, è aumentata l’offerta di interventi per il tumore alla mammella e sono diminuiti i parti cesarei”, dicono Zingaretti e D’Amato  che hanno illustrato il report con i direttori del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio, Marina Davoli e della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio-Sanitaria, Renato Botti.

“Il rapporto dimostra come nell’ultimo anno vi sia stato un generale miglioramento degli esiti di cura nella Regione ed è anche grazie a questo straordinario lavoro che il Lazio è uscito dal Commissariamento” spiega Zingaretti. “Durante il lockdown il sistema non si è mai fermato: sono stati effettuati 44 trapianti è rimasto invariato il numero totale degli interventi di chirurgia oncologica. Sono in aumento gli interventi per il tumore maligno alla mammella (84% interventi effettuati nelle Breast Unit). Sono diminuiti anche i parti cesarei (-4.600 in meno l’anno). Da segnalare anche l’assottigliarsi delle diseguaglianze nell’accesso alle cure. Grazie alla nuova SDO possiamo verificare i volumi e gli esiti per singoli operatori e per singola struttura. Questo rappresenta una vera rivoluzione”. ha commentato l’Assessore D’Amato.

A LATINA: il 65%  dell’attività è valutata di buona e media qualità. Si mantiene una buona qualità per quanto riguarda l’assistenza al parto e nell’area chirurgica generale e oncologica. Permane la criticità per quanto riguarda la tempestività della chirurgia per le fratture di femore.

GLI EFFETTI DEL COVID-19 – Per monitorare gli effetti sanitari collaterali della pandemia da COVID-19 è stato attivato nel Lazio e in altre regioni un progetto di rilevazione di alcuni indicatori che ha consentito di osservare nel primo trimestre del 2020 una riduzione degli accessi totali al pronto soccorso rispetto alla media dei due anni precedenti. La flessione comincia a manifestarsi nell’ultima settimana di febbraio, e alla fine del mese di marzo arriva a punte di circa il 70%.

RICOVERI  – Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri sono diminuiti nel mese di marzo 2020, sia rispetto ai mesi precedenti, sia rispetto alla media dello stesso mese nei due anni precedenti. Si evidenzia una riduzione dei ricoveri per sindrome coronarica acuta a partire dal mese di marzo, con una stabilizzazione fino all’ultima settimana di aprile. La proporzione di ricoveri in UTIC e la proporzione di pazienti trattati con angioplastica entro 90’ risultano invariate fino all’ultima settimana di marzo nella quale si osserva un aumento rispetto allo stesso periodo dei due anni precedenti. Questo potrebbe indicare che la riduzione degli accessi, anche in questo caso, si sia verificata prevalentemente per i casi più gravi ai quali è stata comunque garantita una efficace assistenza.

CHIRURGIA ELETTIVA – Per quanto riguarda la chirurgia elettiva nel Lazio, il numero totale degli interventi di chirurgia oncologica effettuati nel primo trimestre 2020 non mostra variazioni rispetto ai due anni precedenti. Per quanto riguarda gli interventi per tumore maligno della mammella sono in aumento nel primo trimestre 2020 rispetto ai due anni precedenti. I ricoveri per frattura del femore sono diminuiti nel mese di marzo 2020, per poi stabilizzarsi fino alla fine di aprile.

PARTI CESAREI – Per quanto riguarda infine gli interventi chirurgici per parto cesareo risultano invariati nei primi 2 mesi del 2020 rispetto al corrispondente periodo del biennio precedente. Si osserva un andamento in riduzione fino 15% a metà aprile.

(Fonte Luna Notizie )

 


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