Cos’è il GNL, o Gas Naturale Liquefatto, di cui si parla dallo scoppio della guerra in Ucraina?

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Gli stati di aggregazione della materia, così come viene insegnato a scuola, sono tre: liquido, solido e gassoso. Ne abbiamo l’esempio comune dell’acqua che sulla Terra si trova allo stato liquido (mari, fiumi, laghi), allo stato solido (ghiaccio, neve) e allo stato aeriforme (nuvole, vapore acqueo). E ciò dipende dalla condizioni fisiche in cui essa si trova. Le variabili che influiscono e determinano lo stato di aggregazione di un corpo, infatti, sono la pressione, il volume, la quantità di sostanza (o numero di moli), la temperatura e una costante universale (che vale per tutti i gas). Queste variabili, nel caso di un gas, sono collegate tra esse da un’equazione generale, nota come legge dei gas perfetti o ideali, che viene modificata dalla legge di van der Waals nel caso in cui il comportamento del gas sia reale, cioè se il gas si trova ad una pressione alta e ad temperatura prossima al suo punto (o temperatura) di liquefazione (ma questa è un’altra storia). Il GNL o Gas Naturale Liquefatto, di cui si parla spesso a proposito della guerra in Ucraina, si ottiene dalla liquefazione del gas naturale costituito da una miscela di gas (metano CH4 e altri alcani come etano C2H6, propano C3H8 e butano C4H10 e il gas azoto N2). La composizione di tale miscela è variabile, in quanto dipende dal giacimento di estrazione,  con la prevalenza dell’idrocarburo più semplice, il gas metano CH4, la cui reazione di combustione è la seguente

CH4 (g) + 2O2 (g) à CO2 (g) + 2H2O (l) + 890,4 kJ/mol (a t = 25 °C e P = 1 atm)

cioè la combustione di una mole pari a 16 g di metano produce una quantità di energia pari a circa 890,4 kJ (KiloJoule), che servirebbero, come esempio per avere un ordine di grandezza, a fare bollire circa 400 ml di acqua.

La miscela di GNL, che ha un volume specifico di circa seicento volte inferiore a quello che avrebbe alla temperatura di 25°C e alla pressione atmosferica, bolle alla temperatura di circa – 161°C quando è portato pressione atmosferica. Ovviamente, in mancanza di un gasdotto, il GNL deve essere trasportato da apposite navi già liquefatto per diminuirne il volume e per sicurezza, e dalle quali, giunto a destinazione, viene scaricato nei rigassificatori, appositi impianti industriali a terra o sulle navi FSRU (Floating Storage and Regasification Unit), dove viene riportato allo stato gassoso.

Il metano è un gas scoperto dal chimico Alessandro Volta (1745 – 1827) nel 1776 la cui composizione chimica venne determinata dal chimico inglese William Henry (1775 – 1836) nel 1805. In genere, esso è il prodotto di reazioni biochimiche anaerobiche (cioè in assenza di aria) di materiale organico di origine animale e vegetale. Quello proveniente dalla Russia è rimasto intrappolato in grandi quantità sotto forma di clatrato idrato (il clatrato idrato è un solido, in cui le molecole di un gas a basso peso molecolare, come quelle del metano CH4, sono incluse in gabbie solide costituite da molecole di acqua legate tra di esse da legami a idrogeno) nel permafrost (o perma-gelo, in italiano, il terreno permanentemente ghiacciato delle zone artiche) e nei ghiacciai della zona artica della terra.

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).