Fabio Cherubini, il medico della Valle dell’Aniene amante della pittura

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Fabio Cherubini apparentemente è un medico di famiglia, un medico di Medicina Generale ma dietro la sua grande umiltà e modestia si cela un Grande uomo, un Grande spirito forte. Quando entri nel suo studio, vedi la sala d’attesa piena di quadri e ti sembra di stare pià in una galleria d’arte piuttosto che in un ambulatorio. I più attenti leggono la firma delle opere esposte e restano stupiti di constatare che l’autore è il loro medico. Fabio non è un semplice scrittore di ricette come haimè molti considerano i medici di famiglia, ha una preparazione vasta e profonda, un’esperienza sul campo inestimabile e solo guardandoti in viso, come i più grandi medici della semeiotica, ti dice cosa hai senza bisogno di centinaia di esami diagnostici. Amato da tutti, alla scienza medica associa l’umanità e l’amore per il prossimo tanto che n molti hanno riconosciuto in lui il modus operandi del Prof. Giuseppe Moscati, Medico Santo di Napoli. Fabio ha la giusta incuria delle parcelle e gratuitamente è sempre disponibile a qualsiasi ora del giorno e della notte per coloro che soffrono. LA piccola e anziana comunità montana dell’Aniene che gli è stata affidata può contare su un discepolo di Moscati che transla la sua umanità nelle sue opere che da ormai oltre trent’anni crea con sapienti pennellate. Lui non cerca gloria, non chiede riconoscimenti, dipinge per il piacere di farlo ma questo non deve sottrarci dal dovere di riconoscergli i meriti che lo annoverano senza dubbio tra i più grandi pittori italiani. Nella sua rarissima capacità di spaziare agilmente tra metafisica, realismo, surrealismo, paesaggistica ed ogni altro stile artistico, si vede subito che nelle sue raffigurazioni, benchè riproducano fedelmente la realtà quasi con la perfezione di una fotografia c’è tutta intera una sua interpretazione del visivo, un’impronta tutta personale. Quei dipinti che a prima vista, appaiono agli occhi di un profano come semplici cartoline contengono un messaggio spirituale profondo e speciale che rende loro un pregio inestimabile e che le porta molto lontano dal mero riprodurre uno scorcio o un paesaggio sic simpliciter.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.