LATINA – Gara sosta a Latina, nuovo colpo di scena: il Consiglio di Stato blocca il passaggio a Stc dal 1 marzo. L’opposizione chiede chiarezza sul nuovo contratto per i lavoratori. Ennesimo colpo di scena nella lotta di carte bollate sull’appalto della Gara sosta a Latina che possiamo dire a questo punto essere rimasta invischiata in una serie di pasticci da parte dell’amministrazione comunale.

Proprio oggi il Consiglio di Stato ha chiarito che in attesa del pronunciamento della camera di consiglio, non si modifichi lo status quo. Per cui fino a che il Consiglio di Stato non si pronuncerà sul ricorso pendente rimarrà la gestione di Atral.
Sulla vicenda interviene anche l’opposizione che in una nota sottolina come: «Ancora una volta oggi, in commissione Trasporti, abbiamo assistito alla scarsa considerazione che la maggioranza di Latina Bene Comune ha nei confronti del destino dei lavoratori del servizio sosta. Il nuovo contratto collettivo nazionale che dovrebbe essere sottoscritto e applicato agli ausiliari del traffico prevede un sostanzioso taglio del corrispettivo mensile oltre all’assenza della quattordicesima mensilità. Insomma nel lordo annuo avrebbero una notevole diminuzione. Ricordiamo che parliamo di una classe di lavoratori che hanno per lo più contratti part time.

Nella sentenza del Consiglio di Stato sull’appalto – scrivono nella loro nota i consiglieri comunali di opposizione Giovanna Miele, Massimiliano Carnevale, Andrea Marchiella e Vincenzo Valletta, poi, viene esplicitato chiaramente come sia necessario non penalizzare i lavoratori. In commissione però ci siamo trovati davanti il muro della maggioranza con l’inspiegabile nervosismo mostrato da Dario Bellini, capogruppo di Lbc. Ad oggi non hanno avuto la capacità o volontà di affrontare la questione. Proprio oggi poi un decreto del Consiglio di Stato rinvia la decisione rispetto alla questione appalto per la sosta a pagamento. Ci auguriamo come minoranza che Lbc prenda finalmente coscienza dell’importanza della questione e si attivi per individuare soluzioni che garantiscano e rasserenino i lavoratori».
In effetti la matassa della Gara sosta oggi appare davvero molto ingarbugliata, con altri due ricorsi pendenti oltre al gravissimo problema dei lavoratori che rischiano di veder decurtato in maniera significativa il loro stipendio con il nuovo gestore. Una grana non da poco per il Comune che rischia di pesare anche sulle finanze pubbliche. Forse, ma questa è una valutazione che non attiene a noi, ma a chi si trova a gestire questa vicenda spinosa, sarebbe eventualmente il caso di annullare la gara in autotutela e svolgerne una ex novo per mettere fine ai vari contenziosi aperti contro il comune.


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