LATINA – Si è concluso il seminario unitario di CGIL, CISL e UIL tenutosi al circolo cittadino di Latina dal titolo:Da “Il Manifesto di Ventotene” all’Europa.
Un focus autorevole dove hanno partecipato importanti autorità politiche e sindacali, dal Presidente della Provincia di Latina – Carlo Medici , il Sindaco di Latina – Damiano Coletta , Il Sindaco di Ventotene – Gerardo Santomauro , Il rappresentante del Comune di Ponza – Gennaro Di Fazio , il Segretario Nazionale Cisl – Andrea Cuccello, il Segretario Gen. aggiunto UIL Nazionale – Pierpaolo Bombardieri, il Segretario Nazionele CGIL – Franco Martini , il Segretario Generale della Cisl di Latina – Roberto Cecere, il Segretario Generale della CGIL Frosinone e Latina – Anselmo Briganti, il Segretario Generale della UIL di Latina – Luigi Garullo.
Una focus che prende spunto dal Manifesto di Ventotene scritto da Altiero Spinelli che è diventato la base comune per una riflessione sociale, politica ed economica sulle tante tematiche Europee ancora oggi di grande attualità. Roberto Cecere: “ Questo seminario è frutto di un percorso condiviso con CGIL, CISL e UIL perché è in atto un attacco indiscriminato alle Istituzioni Europee, che rischia di riportarci indietro come nella seconda guerra mondiale , che ha portato l’uomo al suo punto più basso. Ma proprio in quel momento , nell’Isola di Ventotene, un gruppo di Italiani – Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni – progettavano il futuro, per ridare dignità all’umanità ed ai popoli Europei, questo ci deve rendere orgogliosi. Vogliamo una Europa che si occupi degli ultimi, vogliamo un sindacato confederale forte per progettare un modello sociale europeo che argini lo sfruttamento dei territori, che tuteli i diritti dei lavoratori da multinazionali senza scrupoli. Viviamo in contesto storico che sembra voler riesumare l’utopia dell’uomo forte, che la storia ha condannato e che ha causato lutti e devastazione. E’ tempo di parlare di leadership diffusa, ognuno di noi deve contribuire ad attuare e diffondere la visione di una società inclusiva attraverso documenti di integrazione condivisi e transnazionali. Al Sindacato il compito di riconquistare quel ruolo di collante e moderatore per riacquisire autorevolezza in Europa.

Bisogna non solo ritornare nei luoghi dove si sono svolti questi fatti per non dimenticare, ma soprattutto trasmettere alle nuove generazioni la memoria, che oggi sta scemando. E’ giunto il momento di incarnare le parole di Spinelli: La via da percorre non è facile, ne sicura ma deve essere percorsa e sarà percorsa. Questo è il compito che aspetta a noi tutti. Luigi Garullo: “Già nel manifesto di Ventotene si auspicava un sindacato libero, capace di contrattare collettivamente le condizioni lavorative delle maestranze e di uno stato che doveva dare dei mezzi giuridici per garantire l’osservanza dei patti conclusivi. Di fatto il nostro modello attuale”. Anselmo Briganti: “ dobbiamo mettere al centro i valori dell’Europa, prendere spunto dal manifesto di Ventotene e tornare sull’isola per una iniziativa nazionale. Dobbiamo completare il percorso di unione monetaria con una unità politica, per adottare scelte univoche specialmente quelle che riguardano il lavoro, unico strumento capace di dare dignità alle persone.
Andrea Cuccello: “ Tutti ricordiamo i due conflitti mondiali che hanno devastato l’Europa, generati dal sovranismo, Nazismo e Fascismo che hanno provocato lutti e macerie. E in quei momenti i nostri Padri fondatori tra cui Spinelli immaginavano un continente Europeo diverso. La crisi economica ha cambiato profondamente le nostre vite, cambiando le nostre prospettive per noi e per i nostri figli in termini di istruzione e di lavoro. Viviamo tutti un senso di angoscia e quell’idea di una Europa Madre è stata percepita come Matrigna. Ma dobbiamo ricordare anche i vantaggi dell’essere europei ovvero la libertà di circolazione sia delle persone e delle merci, il corpus normativo che tutela i consumatori, i diritti di uguaglianza, il diritto alla vita e dei minori, la tutela ambientale e la sicurezza sul lavoro, sono tutte direttive Europee. Il problema vero è che nel corso del tempo non c’e’ stato lo spostamento della sovranità dagli stati nazionali allo stato sopranazionale. Nella stessa direzione è la riflessione di Pierpaolo Bombardieri: “Dobbiamo riflettere su quale tipo di Europa vogliamo, dobbiamo collegare l’Europa con la nostra quotidianità cominciando dai nostri politici che devono investire in infrastrutture e massimizzare gli incentivi che l’Unione Europea mette a disposizione. Le scelte che vengono fatte nel nostro Paese hanno una ricaduta in Europa, penso al fenomeno dell’ evasione fiscale, alle politiche del lavoro per ridare dignità ai lavoratori perché la situazione sindacale ed economica nei vari paesi europei non è emogenea.”


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Giornalista Professionista dal 2007 - Fondatore di News-24.it: nella mia carriera ho diretto la redazione sportiva del Quotidiano La Provincia di Latina fino al 2013, dal 2008 al 2013 ho collaborato con ExtraTv, ho ricoperto l'incarico di addetto stampa della Top Volley in serie A1 e nel 2014 per sei mesi sono stato condirettore del quotidiano Latina Oggi Notizie. Attualmente mi occupo di informazione on line e social media con un occhio attento alle profonde modificazione che i nuovi mezzi di comunicazione stanno imponendo ai nostri stili di vita.