Il documentario “L’occhio di vetro” vince il Concorso Italiano del 61° Festival dei Popoli e il Premio distribuzione in sala “Il Cinemino”

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Nel documentario L’occhio di vetro  il regista Duccio Chiarini induce lo spettatore a ripercorrere la storia d’Italia, a partire dalla Prima guerra mondiale, così come è stata vissuta dai suoi nonni e lontani parenti. Al centro del documentario il diario del pisano Ferruccio Razzini che ha combattuto in difesa della Repubblica Sociale Italiana senza sapere che Mussolini era già morto e che l’Italia era stata appena liberata. Nel suo diario racconta la storia del padre Giuseppe, eroe della Prima guerra mondiale e fervente fascista, e quella delle sorelle Liliana e Maria Grazia, rispettivamente sposate con un fascista e un partigiano comunista, attive sui fronti opposti della guerra civile. Chiarini indaga lo spaccato storico della sua famiglia a partire dalle pagine scritte dal prozio: materiali d’archivio, fotografie e lettere contribuiscono a comporre un mosaico nel quale un momento cruciale della Storia d’Italia prende forma attraverso la lente di complesse dinamiche familiari.

L’occhio di vetro di Duccio Chiarini, prodotto da Asmara Films e Istituto Luce Cinecittà, si aggiudica il Premio al Miglior Documentario Italiano del Concorso Italiano del 61° Festival dei Popoli, equamente divisi tra regista e produzione, assegnato dalla giuria composta da Marta Donzelli, Maria Letizia Gatti e Alessandro Raja con la seguente motivazione: “Un film coraggioso che scava una storia familiare scomoda e sommersa, intrecciando con umanità memoria personale e memoria collettiva. Un diario intimo e commovente alla ricerca di una comprensione forse impossibile di una delle pagine più buie della storia d’Italia”.

Il documentario di Duccio Chiarini, inoltre, si aggiudica il Premio distribuzione in sala “Il Cinemino” assegnato dal team de Il Cinemino all’opera che meglio incarna lo spirito “cinemino”: impegno, valore sociale e linguisticamente innovativo che offre la possibilità di includere il film vincitore nella programmazione nell’omonima sala milanese. La motivazione del Premio è la seguente: “Per noi de Il Cinemino la visione collettiva di un’opera è fondamentale e L’occhio di vetro è fatto per essere visto collettivamente. Il documentario di Duccio Chiarini, partendo da una storia personale, racconta la storia di tutta Italia, della nostra vergogna e di ciò che abbiamo cercato di nascondere”. (Firenze, 22 novembre 2020)


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).