Il “riciclo” e il rinnovamento delle cellule per vivere a lungo in salute: dal libro del ricercatore Ulisse Franciosi

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L’interessante libro del ricercatore biologo Ulisse Franciosi “Digiuno, Autofagia, Cibi Autofagici e Longevità” (Erga edizioni, 2017), che già attraverso il titolo suscita subito interesse e bisogno di leggerlo, avvia alla conoscenza di ciò che la Scienza ha scoperto per vivere bene e rallentare l’invecchiamento; in altre parole per rendere la vita più longeva e in salute. Il contenuto di questo libro si basa fondamentalmente sul meccanismo biologico fondamentale, chiamato autofagia cellulare, “inducibile attraverso la riduzione delle calorie alimentari ottenuta tramite la pratica costante di un digiuno controllato di breve durata. Tale meccanismo permette infatti, in modo naturale, l’autoriparazione e la rigenerazione delle componenti cellulari danneggiate dall’azione dei radicali liberi (lo stress ossidativo), stress chimico alla base della grande maggioranza delle malattie che ci affliggono e causa precoce di invecchiamento delle cellule e dell’intero organismo”. Per capirne di più partiamo dal DNA (Acido DeossiriboNucleico), una lunga molecola costituita da una doppia elica attorcigliata in modo da costituire una “matassa” all’interno del nucleo cellulare, alla quale, tra l’altro, è affidata la sintesi delle proteine. Nel DNA, che contiene il codice genetico, si distinguono delle porzioni, i geni, in cui sono codificate con linguaggio chimico le informazioni necessarie per la vita e per il funzionamento del nostro organismo. Il meccanismo di questi geni, che nel loro insieme costituiscono il genoma, dipende la nostro modo di vivere e di interagire con l’ambiente esterno. In particolare, ci sono gruppi di geni, che se sono attivi, possono determinare positivamente la durata della vita. Le ricerche più recenti hanno portato alla scoperta di sette geni (Sirt 1-7), di cui il Sirt 1 che produce una famiglia di particolari enzimi (con la funzione di catalizzare i processi biologici), costituiti come la maggior parte da proteine, e chiamati sirtuine. Questi composti sono considerati “super regolatori metabolici”, in quanto intervengono in processi cellulari importanti per il metabolismo, per la salute e per allungare la vita esente da malattie. L’attivazione delle sirtuine, dovuta alla restrizione calorica e all’attività fisica moderata, o al digiuno di breve durata o ad alcune sostanze naturali presenti in cibi vegetali, chiamati autofagici, comporta un aumento del metabolismo, il consumo dei grassi immagazzinati, l’efficienza dei muscoli e la riparazione dei danni cellulari. L’autofagia è associata al catabolismo cioè alla degradazione di proteine, di parti della membrana cellulare o degli organelli del citoplasma. Il catabolismo, subito dopo, è seguito dall’anabolismo, cioè dall’auto-riparazione, che la cellula compie nutrendosi delle proprie parti danneggiate, digerendole e ricostruendosi con materiali nuovi e sani. Questi cibi autofagici contengono sostanze naturali appartenenti essenzialmente alla famiglia dei polifenoli (composti aromatici contenenti il gruppo funzionale -OH) che hanno azione antiossidante, cioè bloccano i radicali liberi. Se l’uomo si cibasse di quei vegetali, che contengono queste sostanze, non farebbe altro che attivare i propri geni pro-salute e quindi pro-longevitàsenza peraltro seguire particolari restrizioni dietetiche.

Grazie alla ricerca, oltre al metodo di digiuno a breve termine di 18 ore, sono stati individuate alcune delle sostanze naturali in grado di attivare gli enzimi sirtuine: resveratrolo, luteolina, miricetina, rutina, kaempferolo, quercetina, apigenina, epigallocatechinaidrossitirosolo, piceatannolo, daidzenina, formononetina, fisetina, curcumina, acido gallico  e acido caffeico.

Queste sostanze – il cui consumo, provocando un lieve stress ormetico (il principio ormetico si basa sull’azione delle sirtuine che producono, in piccole dosi, uno stress biochimico positivo), attiva nel DNA i geni delle sirtuine e quindi avvia il processo anabolico di rinnovamento cellulare -, sono contenute in miscela in una ventina di vegetali autofagici: vino rosso (resveratrolo, miricetina, piceatannolo, rutina), olio extravergine di oliva (idrossitirosolo, acido gallico), tè verde (epigallocatechina gallato, idrossitirosolo, rutina, luteolina, quercetina, kaempferolo, miricetina), grano saraceno (resveratrolo, rutina), soia (daidzenina, formononetina), cacao (epigallocatechina, quercetina), caffè (acido caffeico), sedano (apigenina, luteolina), cavolo riccio (kaempferolo), radicchio rosso, cipolla rossa (quercetina, rutina, luteolina, fisetina), rucola, peperoncino, prezzemolo (apigenina), cappero (quercetina, rutina, kaempferolo), levistico, curcuma (curcumina), datteri Medjoul, fragole (quercetina, kaempferolo, acido gallico, acido caffeico, fisetina), noci (miricetina).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).