Inchiesta Dirty Glass : Il Tribunale del Riesame ha annullato alcune ordinanze di custodia cautelare

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I magistrati del Riesame hanno sciolto la riserva e hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare per alcuni capi di imputazione nei confronti di alcuni degli indagati dell’inchiesta Dirty Glass che avevano presentato ricorso avverso la misura restrittiva firmata dal gip Antonella Minunni. L’operazione della Squadra Mobile era stata eseguita lo scorso 16 settembre e aveva portato a 11 arresti.
Sotto il profilo delle esigenze cautelari, la decisione riguarda le posizioni di Pasquale Pirolo, Luigi De Gregoris, Ivano Stefano Altobelli, Thomas Iannotta, Pio Taiani. Nei confronti dell’agente di polizia Stefano Ivano Altobelli, difeso dall’avvocato Coletta, i giudici hanno disposto l’immediata cessazione della misura cautelare del divieto di dimora, per Thomas Iannotta, difeso dall’avvocato Archidiacono la misura cautelare degli arresti domiciliari è stata sostituita con quella del divieto di dimora nella provincia di Latina. Era accusato di aver partecipato alle minacce per risolvere il mistero dei soldi della falsa tangente che erano spariti. Annullata l’ordinanza di custodia cautelare per Pasquale Pirolo che è stato scarcerato ed è tornato in libertà, è stato accolto il ricorso del suo difensore l’avvocato Santoro.
Il Riesame ha annullato anche l’ordinanza, ma soltanto per un capo di imputazione, (disponendo la liberazione formale per questo capo), per Luigi De Gregoris, difeso dall’avvocato Siciliano, mentre per gli altri capi di imputazione, sia per lui che per Pio Taiani, l’ordinanza di custodia cautelare è confermata e l’accusa ha retto. Tra 45 giorni saranno depositate le motivazioni del dispositivo dai giudici Cinzia Parasporo, presidente, Debora Sulpizi e Filippo Stedl.
La posizione di De Gregoris, che è stata annullata, era relativa ad un capo di imputazione in concorso con Luciano Iannotta, «in qualità di legale rappresentante della Akros e della Italy Glass, riconducibili a De Gregoris, erano utilizzate per l’intestazione fraudolenta nell’ambito di una operazione voluta per eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniale e agevolare in questo modo il reato di riciclaggio», aveva messo in luce il giudice per le indagini preliminari.
Nei confronti di Altobelli, l’accusa era quella di ausiliatore della falsa denuncia di estorsione orchestrata da Iannotta insieme a De Gregoris, da cui nel dicembre del 2017 iniziarono le indagini.
Annullata l’ordinanza anche per Pasquale Pirolo, secondo l’accusa il 71enne, originario della provincia di Caserta, era il mediatore tra i Festa e Iannotta per realizzare l’opera di reimpiego del denaro.

( Fonte Latina Oggi)


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