APRILIA – Poco più di un mese dopo l’ultima volta polizia e carabinieri sono tornati nella villetta di Campoverde dove una donna di 57 anni è costretta ormai da tempo a subire le angherie dell’anziana madre e dei suoi fratelli, sembrerebbe per questioni legate all’eredità dell’abitazione bifamiliare situata nella frazione di Aprilia, non lontano dalla Pontina.

Dopo l’episodio dello scorso 17 febbraio, quando la genitrice di circa 80 anni mandò la figlia all’ospedale colpendola alla testa e al ginocchio con un bastone, lo scorso venerdì quest’ultima ha iniziato a caricare una serie di oggetti appartenenti alla donna a bordo di un furgoncino, facendosi aiutare da due dei suoi tre figli e dalla moglie di uno di loro. Una serie di materiali edili acquistati in passato dalla cinquantasettenne insieme all’allora marito, tra i quali un tavolo artigianale in legno, una scala di ferro e anche un forno a legna. Quando quest’ultima ha chiesto alla madre e ai fratelli di restituirglieli gli animi si sono scaldati, tanto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Come circa un mese fa, anche questa volta sono giunti sul posto i poliziotti del commissariato di Cisterna i quali, arrivati in pochi istanti insieme ai carabinieri di Aprilia per riportare la calma, hanno convinto l’anziana madre e i suoi due figli a scaricare il furgone e a riconsegnare tutto alla legittima proprietaria. Tuttavia, appena gli agenti di polizia e i militari dell’Arma stavano per andare via, uno di loro ha fatto un buco sulla serranda della finestra posta sul lato dell’abitazione dove risiede la sorella, e poi ha scaricato tutto il materiale che si trovava sul furgoncino davanti alla porta d’ingresso della casa, costringendola a scavalcare una montagna di rifiuti per rientrare in casa.

Solo l’ultimo di una serie di episodi i quali, raccontano i residenti della zona, sarebbero stati tutti causati dalla villetta contesa, ereditata dai quattro figli e dalla madre e dove quest’ultima vive tuttora con la cinquantasettenne contro la quale il resto della famiglia sembrerebbe essersi coalizzato. Prima di venerdì l’ultimo precedente di una lunga serie di aggressioni verbali e fisiche risaliva a metà febbraio, quando la donna finì in ospedale dopo esser stata colpita con un bastone da sua madre in testa e al ginocchio. Allora aveva provato ad intervenire anche la figlia della cinquantasettenne, arrivata per difendere il genitore dalla nonna e dagli zii ma che una volta lì era stata a sua volta ricoperta di offese e insulti da parte dei familiari. Inoltre, uno di loro l’aveva anche colpita con uno schiaffo in pieno volto, mentre un altro, insieme all’anziana madre, aveva preso un martello di ferro e una scopa da cucina dirigendosi verso di lei. Anche allora solo l’immediato intervento dei poliziotti evitò che la situazione potesse degenerare, allontanando la giovane dall’ira dei parenti mentre i paramedici del 118 trasportavano sua madre in ambulanza in codice arancione all’ospedale di Aprilia, fortunatamente fuori pericolo.


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