L’appello di Di Francia affinché riaprano Teatri e Cinema, ma per Latina è una boccata d’ossigeno

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LATINA- L’assessore alle politiche culturali del Comune di Latina, Silvio Di Francia, sottoscrive l’appello che gli assessori alla cultura delle città d’Italia hanno rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, al Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.
“Sono migliaia e migliaia gli operatori, artisti, lavoratori dello spettacolo, imprese culturali letteralmente in ginocchio afferma Di Francia Per questo ho deciso di firmare e di aderire”.
Di seguito il testo dell’appello: “La misura assunta oggi nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dispone la sospensione degli spettacoli in teatri, cinema e sale da concerto, colpisce il settore produttivo italiano che più di ogni altro ha saputo adottare misure efficaci e responsabili nel contrasto alla diffusione epidemica da Covid-19.
L’evidenza statistica dimostra che oggi proprio i teatri e i cinema sono, in virtù del senso di responsabilità dimostrato nell’applicazione delle misure medico-sanitarie da gestori, lavoratori e pubblico, i luoghi più sicuri del Paese, insieme a musei, spazi espositivi ed altri luoghi della cultura, mantenuti aperti dal Decreto.

In questa luce, la sospensione degli spettacoli appare ingiustificata visto che le misure disposte considerano invece compatibili altre attività che per la propria natura non possono garantire i livelli di protezione adottati nei luoghi di spettacolo, e negli altri luoghi della cultura come musei e biblioteche, per il pubblico come per gli operatori.
Il settore dello spettacolo, che vede impegnate centinaia di migliaia di professionisti, è inoltre uno dei più rilevanti settori produttivi italiani, e ha recentemente richiamato dalla CIG quasi la totalità dei lavoratori al fine di garantire una paga dignitosa e un corretto trattamento delle diverse professionalità impegnate: sono le donne e gli uomini che hanno profuso il loro straordinario impegno per riaprire teatri e cinema nel pieno rispetto dei protocolli per la tutela della salute.

Aderendo con convinzione e spirito di servizio alla “leale e fattiva collaborazione tra le Istituzioni della Repubblica” alla quale ha richiamato nel suo discorso di ieri il Capo dello Stato al fine di “difendere il bene primario della vita, contenendo il contagio e affrontandone le conseguenze, sanitarie, sociali, economiche”: consideriamo opportuna e necessaria una revisione di questa disposizione, al più presto, affinché teatri, cinema e sale da concerto possano riaprire prima del termine di efficacia del Decreto. Rinnoviamo la nostra disponibilità a concertare misure per rendere ancora più efficaci e sicure le riaperture dei luoghi di spettacolo delle nostre città e di tutta Italia”.
Certo per la città di Latina il problema del teatro non si pone, perché è chiuso ormai da 5 anni. Speriamo che questa pausa forzata per tutti i teatri d’Italia possa favorire il D’Annunzio per una riapertura sicura, prima delle feste natalizie, sempre che le commissioni di Latina e Roma diamo la loro approvazione. Se lo augurano tutti i cittadini di Latina, tutti gli uomini di cultura della città e tutta la giunta Coletta, ad iniziare dall’assessore Silvio D Francia.


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