Latina, anche da Tripodi e Chiarato un richiamo ai valori cristiani e popolari

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Angelo_Tripodi
LATINA – Dopo l’affondo di Calandrini sui valori, anche gli altri due candidati di destra alla carica di sindaco del capoluogo pontino, Gianni Chiarato ed Angelo Tripodi, esprimono con convinzione la necessità di trasferire in un dibattito trasparente pubblico il confronto che si è aperto rispetto alla tradizione sociale e culturale della comunità di Latina e la rappresentatività politica della stessa per proiettare il bagaglio identitario in un programma di mandato.
“Anche il candidato a sindaco di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini – spiegano nella loro nota stampa – ha espresso la volontà di sentirsi espressione dei valori della cultura cristiana e propositore di un’azione politica caratterizzata dai riferimenti della dottrina sociale, cosa che oltrepassa i confini delle posizioni elettorali ed apre gli orizzonti delle visioni politiche.
Le associazioni di ispirazione cristiana, che hanno dato vita al Forum 015, hanno aperto un un’agenda importante alla politica e i recenti congressi delle ACLI e di Confcooperative hanno tracciato dei riferimenti sulla dottrina sociale e sull’economia civile importanti.
Confrontiamoci pubblicamente, tra candidati a sindaco e tra i rappresentanti delle rispettive formazioni politiche, su come applicare gli elementi della dottrina sociale nella amministrazione locale, su come articolare politiche sociali sulle famiglie e come ricollocare la ruralità al centro della comunità.
Una piattaforma di confronto tra tutti quelli che condividono i riferimenti identitari della Comunita’ di Latina, riportando la Città ad un ruolo politico di riferimento nel panorama nazionale rispetto a temi attuali quali quello della tutela dell’ambiente, dello sviluppo rurale, della scelta di campo sulla famiglia posta dal dibattito sul disegno di legge “Cirinna’”.
Latina in un momento di crisi potrebbe rinascere dalla frammentazione politica più forte proprio sui temi cari alle famiglie pontine, ricostruendo un’area popolare e cristiana che da altre parti è frammentata.
Se Enrico Forte e il suo PD sono chiaramente posizionati su una visione laicista e relativista, come esprimono nel confronto sulla Cirinnà, e sull’ambiente hanno sostenuto le trivellazioni entro le 12 miglia, come approvato dal decreto mille proroghe del loro governo, allora la domanda è: se ci fossero altri rappresentanti o candidati che volessero evitare che l’identità della comunità pontina sia incoerentemente rappresentata, per controversie elettorali, da una espressione politica ad essa non sovrapponibile?
Vorremmo conoscere come si schiera il candidato Coletta nella sua visione di bene comune su questi temi. Nelle gioventù delle nostre formazioni politiche abbiamo l’ambizione di dare una visione alta alla prossima guida politica della Città, elevandola dalle beghe individualiste che hanno corroso quello che doveva e poteva essere il laboratorio Latina, quindi questi temi vanno affrontati.
Il candidato a sindaco Coletta quando parla di “bene comune” a quale comunità fa riferimento? Quella Cristiana e Popolare di Latina?
Il dibattito pubblico lo abbiamo aperto ed è partecipato, viste anche le importanti dichiarazioni del candidato Calandrini, ora auspichiamo la novità di un tavola rotonda aperta e trasparente tra i candidati a sindaco e i rappresentanti politici e civici, che ponga al centro tali temi propri della comunità di una Latina Cristiana e Popolare”.
Tripodi e Chiarato, dunque, invitano a costruire insieme tale appuntamento.


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