Latina, la risposta del candidato Antonio Bottoni alla lettera dei parroci di Latina

LATINA –

“Accolgo con molto piacere, a nome personale e delle liste che sostengono la mia candidatura, le “sollecitazioni” che sono arrivate dai parroci della città di Latina. Nel merito inizio togliendo un dubbio ai parroci e ricordando che una delle mie liste a sostegno si chiama “Siamo Latina”, che chiaramente può leggersi “Sì, amo Latina”, quasi come in risposta alla loro legittima domanda circa l’anaffettività che hanno notato in alcuni candidati, in passato o attualmente. Nel dettaglio delle loro domande, relativamente ai temi della Roma-Latina e della possibilità di realizzare un’autostrada, ma anche della situazione Latina-Scalo ferroviario posso dire di aver dedicato una parte importante del mio programma elettorale proprio rivolto a questi temi, con soluzioni secondo me percorribili e anche senza troppi fronzoli, consapevole del tipo di problema che rappresentano per la cittadinanza. Sulla legalità, inoltre, sono costretto (e lo faccio volentieri) a rispondere nello stesso modo, basti considerare che un’altra lista della coalizione si chiama “Legalità e Sicurezza”, due temi che, per retaggio umano e per la professione che mi ha visto impegnato ben 42 anni, vanno ben oltre il semplice concetto racchiuso nel vocabolo, ma ne faccio quasi una battaglia di principio, sicuramente di valori, condivisi anche dalla lista Fiamma Tricolore che su questi aspetti è stata entusiasta di aderire a questo progetto condiviso nei minimi particolari. Sul senso civico che dovrebbe far parte di ognuno di noi e spingerci ad agire sempre e comunque pensando agli altri e non solo a noi stessi, mi sento in diritto di chiedere io una mano a voi, presidi fondamentali di un territorio eterogeneo che ha bisogno di cure costanti e di particolari attenzioni che gli amministratori da soli potrebbero non riuscire ad intercettare tra le innumerevoli difficoltà che porta con sé la gestione amministrativa dell’ente. Mi sento di rivolgere a voi un appello, naturalmente con tutto il sostegno da parte di quella che sarà la mia amministrazione: quello, cioè, di proseguire nel vostro cammino in aiuto dei più deboli, magari servendovi degli strumenti a vostra disposizione. Tra tutti gli oratori, all’interno dei quali una gran parte della cittadinanza è cresciuta, apprendendo non solo i valori religiosi, ma soprattutto quelli morali e civici, che poi sono alla base di un sano vivere e che, in ognuno di noi, aprono al confronto costante con l’altro e ci rendono migliori. Vi ringrazio quindi per gli spunti che ci avete offerto e apro le porte del Comune affinché insieme si possa operare nell’interesse della città e dei suoi abitanti.”