BRUXELLES – Mentre Di Maio va all’Opera con la fidanzata, Durigon a Bruxelles a difendere quota 100 e la sostenibilità del debito pubblico italiano. Proprio mentre il sito Dagospia ci informava che il gran Visir della comunicazione di Palazzo Chigi, quel Rocco Casalino ex Grande Fratello e oggi profumatamente pagato con i soldi dei contribuenti italiani, si dannava l’anima per informare via sms i giornalisti che il vicepremier a Cinque Stelle sarebbe stato al Teatro dell’Opera di Roma, c’era chi a al Consiglio d’Europa con tutti i Ministri del Lavoro era impegnato a difendere Quota 100 e la sostenibilità del debito pubblico italiano anche in relazione alle preoccupazioni dei partner Ue sull’introduzione del reddito di cittadinanza.

Parliamo del Sottosegretario della Lega Claudio Durigon eletto nel collegio di Latina, già vice segretario nazionale dell’Ugl e pontino doc. Da ieri il padre della riforma di Quota 100 – di certo uno strumento molto più utile del reddito di cittadinanza per il quale i furbetti dell’Isee del Belpaese stanno già facendo carte false ndr – è a Bruxelles con il suo staff per preparare un incontro di assoluta importanza per il Governo.
Forse Di Maio aveva altri impegni istituzionali e non solo mondani e cosi ha preferito inviare il suo vice leghista, fatto sta che Durigon ha tenuto botta con i colleghi europei e ha ribadito l’importanze delle scelte economiche del Governo in tema di lavoro e sostegno alle imprese proprio davanti al Commissario Europeo al bilancio Valdis Dombrovskis che ha esternato le sue preoccupazioni per il debito pubblico Italiano.

«Ho spiegato a lui ed ai Ministri presenti – racconta Durigon sul suo profilo Facebook -, la costruzione della manovra finanziaria e la necessità di Quota100 come elemento che sta avviando il ricambio generazionale in Italia con le prime 92mila domande presentate in poco più di un mese.
Ho spiegato che il nostro Paese ha estrema urgenza di uscire dal tunnel dei numeri negativi che ci mettono all’ultimo posto della classifica europea per gli occupati.
Siamo ormai in un mercato del lavoro evidentemente bloccato in uscita e l’azione che abbiamo messo in campo sta dando la possibilità di lasciare il mondo del lavoro con equità finanziaria e con attenzione al passaggio delle competenze. Nel triennio vareremo la riforma strutturale del sistema pensionistico. Ho fatto capire loro il circuito positivo che abbiamo avviato anche con il reddito di cittadinanza, che porterà ad una qualificazione dei lavoratori non occupati che saranno inseriti formati nel contesto lavorativo con incentivi per le aziende.
Altro tema toccato nei miei 4 interventi al Consiglio Europeo, è quello della valutazione e del cambiamento delle agevolazioni del FEG, fondo che da risposte agli stati di crisi delle imprese, dando possibilità ai lavoratori licenziati di reinserirsi nel mondo del lavoro. È stato molto faticoso ma interessante e stimolante poter spiegare la nostra visione di Italia e di Europa ai nostri partner ed amici europei».

Sarà forse anche per questo che la Lega aumenta i suoi consensi nei sondaggi per le prossime elezioni Europee mentre il M5S perde punti percentuali una settimana si e l’altra pure?
Coe direbbero sulle pagine di Dagospia: ah…. saperlo…..


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