Messa in sicurezza della Pontina, per il consigliere regionale Simeone non c’è più tempo per la demagogia

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REGIONE – La più importante arteria che collega Roma a Latina, la strada Pontina, deve essere messa in sicurezza. E’ questa l’unica strada da seguire per garantire un futuro alla provincia pontina evitando il suo isolamento. A rafforzare questa necessità il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone.

“Infrastrutture, sostituiamo alle strumentalizzazioni ideologiche la decisione, la compattezza e il coraggio dell’azione. Solo in questo modo- dichiara Simeone – riusciremo a far riemergere la provincia di Latina dall’isolamento a cui è costretta da decenni. Oggi tutti, ciascuno per il ruolo che ricopre a qualsiasi livello istituzionale, deve mettere da parte le bandiere e i tentennamenti per dare ai cittadini ed alle imprese del nostro territorio infrastrutture sicure e adeguate, capaci di essere perno per lo sviluppo e non solo sinonimo di disagio e pericolo. E dobbiamo farlo partendo dalla Pontina”.
“I numeri – continua il consigliere regionale – che hanno caratterizzato gli interventi urgenti di questi giorni, gli oltre cinquanta camion di aghi di pino rimossi dalla Pontina, dimostrano che gli interventi di manutenzione ordinaria non sono stati eseguiti e questa incuria e disinteresse oggi si ripercuote solo sui cittadini. La Regione di fronte a questa situazione allarmante e di emergenza costante non può limitarsi ad investire nel triennio 2016 – 2018, quasi fosse una gentile concessione, solo 2milioni e 500mila euro destinati al ripristino di qualche chilometro di asfalto a fronte di circa 140 chilometri di strada totali sommando entrambi i sensi di marcia. Perché significa non avere alcuna idea della dimensione del problema e, soprattutto, voltarsi dall’altra parte rispetto alle esigenze dei cittadini”.
“Il tempo per discutere – prosegue Simeone – è terminato, lo diciamo da tempo, la gara è stata aggiudicata, le risorse stanziate. Anche il minimo ripensamento porterebbe, una volta per tutte, a perdere i finanziamenti destinati dal Cipe alla Roma – Latina che verrebbero dirottati definitivamente su altre opere. A tutti coloro che continuano a definire questa opera “inutile e dannosa”, a coloro che sostengono che si tratta solo “dell’ennesima colata di cemento”, chiedo solo di percorrere la Pontina per qualche giorno e di vedere i danni che la mancanza di collegamenti con l’autostrada del Sole, con la Capitale, con il resto dell’Italia e del Lazio stanno causando alle imprese che muoiono ogni giorno per mancanza di infrastrutture. I cittadini e le aziende ci chiedono, come istituzioni, di agire. Non possiamo sottrarci a questo che è per tutti noi, sindaci, consiglieri regionali, senatori, deputati, presidenti della Provincia non un invito ma un dovere. Perché senza strade, senza collegamenti, senza sicurezza oltre all’isolamento continueremo a pagare un prezzo troppo alto, ed ormai non più sostenibile, in termini di vite umane, di posti di lavoro e di sviluppo”.


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