“Apprendo dalla stampa, in particolare dal quotidiano La Repubblica, che sarei indagato per alcune questioni. Tuttavia, nell’articolo si riportano diverse informazioni, ma non risulta chiaro di cosa verrei accusato. Questa notizia mi lascia perplesso, anche perché lo stesso giornalista, appartenente alla medesima testata, circa due anni fa scrisse che ero indagato per un’altra vicenda, rivelatasi completamente infondata. All’epoca, infatti, non mi era stato notificato alcun avviso, tanto che con il mio legale abbiamo proceduto a querelare sia il giornalista che la Repubblica. Ritengo che le indagini nei confronti dell’autore dell’articolo siano ancora in corso, visto che abbiamo richiesto di essere informati in caso di archiviazione. È evidente, quindi, che la questione non sia stata abbandonata.
Anche questa volta, apprendo della presunta indagine a mio carico dai media, ma non sono mai stato convocato né dagli organi inquirenti né dalla Procura, e non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Al di là della evidente scorrettezza deontologica del giornalista, posso affermare con assoluta franchezza di essere estremamente sereno. Ho sempre svolto il mio lavoro professionale con correttezza e serietà, e non ho mai, in nessuna circostanza, sovrapposto il mio mandato elettorale e il mio ruolo di vice sindaco con la mia attività professionale. Un esempio evidente è la recente decisione degli Ufficio sui tempi e modalità per la revoca delle autorizzazioni ai sette chioschi. Nonostante l’opposizione avesse espresso critiche sull’interpretazione degli Uffici, la nostra Amministrazione ha mantenuto un atteggiamento neutrale, rispettando il principio che gli atti gestionali devono essere portati avanti con serenità e senza alcuna interferenza. Non abbiamo mai esercitato pressioni, e sono fermamente convinto della correttezza di questa Amministrazione. Personalmente, non mi sono mai permesso di mettere sotto pressione i dipendenti comunali né di insistere o sollecitare su alcuna pratica. Sfido chiunque a dimostrare o a portare testimoni che possano affermare il contrario di quanto dichiarato.
Ripeto, sono assolutamente sereno e non ho alcun motivo di dubitare della correttezza della Magistratura, e sono a completa disposizione per chiarire qualsiasi dubbio, qualora la notizia riportata non si rivelasse un’altra infondata insinuazione.
Vorrei infine sottolineare che questa notizia esce in un momento particolarmente significativo per Sabaudia, mentre la nostra città sta ricevendo grande attenzione mediatica per una serie di eventi positivi di rilevanza nazionale, come l’Arena del Mare, il concerto de Le Vibrazioni e altre iniziative importanti. Mi chiedo se sia una semplice coincidenza o se vi sia una precisa volontà di distogliere l’attenzione dai successi che Sabaudia sta ottenendo. In ogni caso, qualora dovessi ricevere una notifica ufficiale, risponderò con serenità e trasparenza, confidando nella mia integrità e nel lavoro della Magistratura”.
È quanto dichiara il vice sindaco e assessore al turismo di Sabaudia, Giovanni Secci che intende fare chiarezza in merito all’articolo pubblicato ieri da la Repubblica e poi ripreso da numerose testate, che riporta notizie su una presunta indagine a suo carico.
“Quanto apparso sui giornali infatti – si legge in chiusura di nota stampa – solleva più di un dubbio sulla veridicità e l’opportunità di tali affermazioni, che sembrano orientate più a creare scandalo che a riportare fatti concreti”.
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