LATINA- Il Gup del tribunale di Latina,Giuseppe Cario, ha rinviato a giudizio tutti gli indagati per il palazzo di Latina,situato in via Roccagorga. L’edificio rientra nell’annullamento dei sei piani particolareggiati, disposto dal commissario prefettizio Barbato. Sul banco degli imputati il capo Uoc dell’ufficio Edilizia privata del Comune di Latina, Luigi Paolelli, Rosa Bellani, quale committente proprietaria; il direttore dei lavori, Giovanni Fabio Tomeo e l’amministratore unico della società di costruzione Seccafien Costruzioni,Fabrizio Seccafien. Sono accusati, a vario titolo, di abuso edilizio, abuso d’ufficio e arbitraria invasione di un’area comunale.
Il pubblico ministero Giuseppe Miliano contesta la realizzazione dei lavori, eseguiti in modo diverso, rispetto al progetto originario. In particolare, i locali tecnici dell’ultimo piano dovevano rispettare un’altezza di 2 metri e 40 centimetri e invece sono diventati di 2 metri e 70 cm. L’ipotesi è quella che un locale tecnico si apprestava a diventare un super attico.
Inoltre viene specificato, nel capo di imputazione, che, comunque, tutta la palazzina sarebbe illegittima, proprio perché il piano particolareggiato su cui si basavano i permessi a costruire è stato annullato, insieme ad altri 5, nel 2016. Il processo inizierà il prossimo 24 giugno. Il Comune di Latina si è costituito parte civile, rappresentato dall’avvocatessa, Cinzia Mentullo.
Sulla palazzina di via Roccagorga il sindaco Coletta aveva dovuto rispondere alle accuse sulla mancata ordinanza di demolizione. Uno degli appartamenti era stato acquistato proprio dal figlio del sindaco.Ma il sindaco in tutta questa storia non c’entra proprio nulla.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.