Decisamente “annacquato” cioè inodore insapore incolore come l’acqua certamente non di fonte verosimilmente inquinata.
E’ davvero penoso sentirli crogiolarsi in un vuoto parlare, annaspare almanaccare e quant’altro come se gli italiani-elettori fossero deficienti d’altra parte, perduta la bussola, conviene loro affidarsi ai segnali di fumo oppure ai cosiddetti “botti” a salve! Insomma se sulla piazza c’è ancora qualcuno che possa dare ad esso-loro una bella lectio magistralis è proprio l’ambidestra Meloni in tal caso la “maestrina dalla penna blu” che dimostra di saper stare in cattedra loro scolaretti svogliati e senza comprendonio sempre protesi a far ricreazione i dispetti anziché le prospettive, insomma, “ignavi” in tutto e per tutto dunque dritti all’Inferno tra color che son appesi e sospesi. E’ amaro e desolante arrivare a codesto stato di sfiducia e disapprovazione ma altro non resta da dire se non che fatti non sono per bene operare ma solo per disfare per di più con la presunzione di essere i migliori laddove ci hanno consegnati dritti e impaccati alla Destra cui mai come in questa tornata va comunque riconosciuto il merito e l’intelligenza di saper ben camminare col piede destro davanti al sinistro ben piantato a terra rispetto a un PD coi piedi per aria e la mente svanita! Conclusione: se questo è quanto noi della sinistra meritiamo rivolgiamo un ampio gesto osceno ai nostri beffatori i quali scusanti non hanno davvero! Nella delusione ho riletto alcune pagine del notevole “Confessioni di un impolitico” di Thomas Mann in cui mi sono sempre ritrovato e riconosciuto.
<E’ evidente che qui non si parla del politico nell’accezione banale e pratica della parola, del politico specializzato e professionista, misero essere corrotto, non certamente creato per fare una parte nell’autentica sfera dello spirito. No, il politico che intendiamo noi, è l’uomo dello spirito, anzi dello spirito bello e puro, radicale e letterario; è per questo, l’uomo dalla parola possente e, ripetiamo, della parola bella e pura, radicale e letteraria.[…] Il politico come letterato e il letterato divenuto politico, l’ ‘intellettuale’, il ‘volontarista’, ‘l’attivista’ o quanti mai altri titoli onorifici di cui voglia fregiarsi. Ma, a proposito, visto che fra l’altro è volontarista, che cosa vuole? Vuole il bene supremo>. Nota a margine> Nel brano riportato mi pare di intravvedere in controluce Antonio Gramsci. (gimaul)
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