Pugni, giovane cantautore toscano lancia il suo primo EP

"La sua vita si è sempre districata tra più personalità conviventi in un solo corpo: Lorenzo è stato un diligente atleta della nazionale di canoa ma anche un maldestro bevitore con poco attaccamento per la patente. È stato un bravo studente ma anche un organizzatore di eventi, barman, agricoltore, cameriere, buttafuori, buttadentro, buttadilato. Quelle che possono sembrare notizie secondarie nella biografia di un cantautore, in realtà rappresentano l'essenza di quello che Pugni vuole comunicare: l’incoerenza, l'instabilità e la mancanza di certezze."

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PISA – 22 settembre 2021

“Bastarci senza gloria”, questo è il nome del primo EP di Lorenzo Pagni, in arte Pugni, un giovane artista Toscano, classe 1993, che aveva già fatto parlare di sè con la canzone “Cazzo che palle” (presente nell’album), per un periodo caduta nel vespaio delle censure e foriera della temporanea chiusura del canale youtube del cantante.
(Qui l’articolo: https://www.news-24.it/giovane-cantante-stroncato-dalla-censura-del-politically-correct/)
Lorenzo nasce a Pisa e nel 2020 si trasferisce a Torino, in piena pandemia, alla passione per la musica si affianca quella per lo studio della psicologia: “a detta sua, è un po’ come bere alcol sotto antibiotici”.
L’EP è stato prodotto e arrangiato da Mattia Salvadori, producer e trombettista, da Diego Ruschena, polistrumentista e arrangiatore, ed è uscito il 17 settembre per Danda srl, etichetta di Tommaso Casigliani.
La tracklist è composta da 5 canzoni: Ci gira la testa, Guai Guai, Cazzo che palle, Nessuno ti giudica, Voglio Lei; il suo EP, afferma l’autore, “non è che lo faccia impazzire: questo, parole sue, la dice lunga su quanto i suoi studi lo abbiano aiutato. Nella semi-citazione di Tarantino, infatti, è racchiusa l’essenza non solo del contenuto, ma anche della forma delle cinque canzoni che compongono l’EP. Ogni brano ha influenze diverse: un modo per rappresentare un percorso di orientamento ancora non giunto ad una destinazione. Proprio come la generazione di cui Pugni si fa portavoce nella traccia di apertura.”
E’ invece con una generazione precedente che si svolge la conversazione al centro del primo brano “Ci gira la testa”, mentre l’instabilità affettiva e la disillusione in “Guai Guai” cedono poi la strada all’ironia di “Cazzo che palle”, scritta per superare con la dissacrazione una relazione ormai conclusa; di nuovo una relazione, aperta in questo caso, finita malissimo, è poi il primum movens del brano “Nessuno ti giudica”, per infine passare alla dolce nostalgia dell’ultima canzone, “Voglio lei”.
Quella di Pugni è un’arte non priva di contenuti e di passione, che riesce a dare voce, anzi, note, alle grida troppo spesso silenziose di una generazione che, non trovando un pentagramma, si sente costretta ad azzerare il volume.

LINK ASCOLTO: https://songwhip.com/pugni/bastarci-senza-gloria

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Studentessa di medicina di giorno, lettrice accanita di notte, vivo a Pisa e adoro scrivere, sin dall'infanzia mi diletto con racconti, poesie e vari concorsi letterari. Ho deciso di unire questa passione alla curiosità che da sempre mi accompagna e al vivo interesse per la mia città, per il mio territorio, nonché per l'attualità con tutte le sue contraddizioni, collaborando con News-24.it.