Personaggi del basket, Bruno Berton e le giuste scelte di un giocatore amato da tutti

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Quando a giugno del 2018 al Circolo Cittadino di Latina si sono festeggiati i 50 anni di vita
dell’Associazione Basket Latina con una riuscita serie di manifestazione uno dei più attivi nell’organizzazione è stato Bruno Berton. Nato nel 1957, Bruno ha cominciato l’attività sportiva giocando nel ruolo di portiere con la Furgorcavi Calcio a Borgo Piave. Dopo una lunga carriera Bruno ha abbandonato il basket nel 1994. A giugno di quell’anno, nel corso della rassegna Sport Estate organizzata da Fabrizio Cirilli e Gianfranco Alessandrini, si è ammainata una delle più gloriose bandiere del basket pontino con la disputa di una partita di vecchi compagni di squadra in suo onore. Il gigante buono, il pivot dalle mille battaglie, è poi rimasto nel mondo della pallacanestro come presidente dello Sport Management Group, distinguendosi nello sviluppo dell’attività giovanile. Sempre schivo, poco propenso a parlare, non si è mai offerto alla platea in modo vistoso, è il classico anti-personaggio che diventa personaggio. Bruno è stato folgorato dalla pallacanestro quando, crescendo troppo in altezza, avrebbe avuto difficoltà a cimentarsi nel calcio. Il passaggio alla palla a spicchi è avvenuto grazie a un incontro casuale con Luciano Marinelli che lo ha letteralmente bloccato per strada visto il suo fisico eccezionale e da quel giorno non ha mai smesso di praticare il basket per vent’anni onsecutivi. Sono tanti gli infortuni che hanno colpito Bruno Berton nel corso della sua fortunata carriera, ma la forza interiore è stata tanta che gli ha consentito di riprendere l’attività, ha sempre cercato di migliorarsi, non si accontentava mai di quello che apprendeva, guardava oltre. La stessa cosa è riuscito a fare nella vita guadagnando un soddisfacente posto di lavoro al Monte dei Paschi di Siena. Adesso è un felice pensionato con una famiglia che gli ha offerto molte soddisfazioni. Bruno sembra freddo e distaccato ma non è così, ricorda spesso il suo amico Gianni Carboni. Giocatore deceduto nel 1978 nel disastro aereo di Punta Raisi mentre andava a giocare a Cefalù. Grande stima anche per Carlo Ceretta. Bruno ha raggiuto la serie A2 giocando il campionato 1975/76 con la Libertas Brindisi ma ha preferito non continuare a giocare a certi livelli, ha scelto di fare delle scelte diverse, dedicandosi più alla famiglia che ai sogni. Ha detto addio alla pallacanestro giocata, lasciando uno squisito ricordo a compagni di squadra e avversari di lungo corso. AB Latina, Brindisi, ancora AB Latina, Sicma sud, Cosmos, Duprè Gomme, Vis Sezze, Anagni e Virtus Rip inox: un globetrotter della pallacanestro.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.