Una situazione di potenziale rischio quella sulla Litoranea, in località Molella, descritta e documentata con video e foto dal coordinatore dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sabaudia, maresciallo Enzo Cestra.

Su richiesta del sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca, nel pomeriggio di ieri un equipaggio del nucleo, capeggiato dallo stesso Cestra, ha provveduto alla rimozione di vegetali del pino marittimo collassato in seguito al violento nubifragio della notte di ferragosto, andando ad intasare il canale che corre ai margini del Santuario Nostra Signora di Fatima.

L’intervento ha consentito di liberarne almeno in parte l’alveo non solo da fogliame ma anche da bottigliette di plastica, che impediscono il normale deflusso delle acque. Nel corso dell’attività di monitoraggio non poteva però sfuggire all’occhio dei volontari la presenza di grossi rami penzolanti dagli alberi, vittime sempre delle intemperanze atmosferiche della notte tra il 15 e il 16 dell’agosto scorso, a minacciare la sicurezza della circolazione autoveicolare lungo la strada provinciale Litoranea.

Per quanto precede, il coordinatore del gruppo Anc di Sabaudia ha inviato dettagliata relazione agli organi competenti in materia, sollecitando un accurato sopralluogo, primo passo verso la pulizia completa di fosso Infangoni, con particolare riguardo al percorso Litoranea-via Santa Maria Goretti, e la messa in sicurezza dei rami arborei pericolanti nel tratto centro di Molella – incrocio cosiddetto di Pantalone, “anche per il decoro del vicino Santuario”.


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