La Giunta regionale ha approvato la proroga, su proposta del presidente Francesco Rocca, delle prestazioni aggiuntive per i medici della disciplina d’Emergenza e Urgenza operanti nei pronto soccorso degli ospedali del Lazio.
Il provvedimento, attuato già nel 2023 e valido per il 2024, ha una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro ed è il frutto di un accordo tra la Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, diretta dal direttore Andrea Urbani, e le organizzazioni sindacali del comparto sanitario.
L’accordo individua una serie di azioni volte a garantire la copertura dei turni e l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza nelle strutture di pronto soccorso e dipartimento d’emergenza e accettazione del Lazio. Inoltre, la Regione Lazio e le organizzazioni sindacali riconoscono i risultati raggiunti lo scorso anno dall’incentivazione a favore della dirigenza sanitaria con un miglioramento del livello di assistenza erogato, ponendo un argine al fenomeno delle dimissioni volontarie dai servizi di emergenza-urgenza e assicurando la presenza del necessario personale nei pronto soccorso degli ospedali, la sicurezza dei lavoratori e la loro crescita professionale.
Entrando nel dettaglio, la misura prevede un tariffario di incentivi per i medici di pronto soccorso, che hanno ricevuto in busta paga, a partire da maggio 2023, cento euro in più ogni ora di lavoro. In particolare, il compenso aggiuntivo parte dai 340 euro per 65 ore mensili, di cui almeno un turno notturno e/o festivo, per arrivare fino a 1.040 euro per 150 ore, comprensive di 5 turni notturni e/o festivi.
«Un altro passo importante per migliorare la qualità del nostro Servizio sanitario. Abbiamo approvato in Giunta la proroga per il 2024 delle misure a favore dei medici dei nostri pronto soccorso, stanziando 9 milioni di euro.
Il Servizio sanitario regionale deve garantire la dignità ai pazienti, e agli operatori impegnati a tutela della salute di tutti. E’ una misura che nasce da un accordo con le parti sociali e che migliorerà la continuità assistenziale, la crescita professionale dei medici e la qualità delle cure per i cittadini del Lazio», ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
“Il rinnovo dell’accordo con i sindacati sugli incentivi per le prestazioni aggiuntive per i medici dell’emergenza-urgenza è il segno che stiamo andando nella giusta direzione per il rilancio della sanità laziale. La Giunta Rocca sta lavorando per riconoscere il grande lavoro che viene svolto, spesso in condizioni non semplici, dai medici di Pronto soccorso e per fermare la crisi di vocazione che sta colpendo questo settore. Siamo al fianco di medici e operatori sanitari che con sacrificio e abnegazione danno il massimo per garantire cure e assistenza ai cittadini». Così Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università.
«La sanità del Lazio, purtroppo, sconta problemi che affondano le loro radici molto indietro nel tempo. I frutti del lavoro della Giunta sono già visibili, perchè i sindacati hanno riconosciuto la crescita professionale e il miglioramento del livello di assistenza. Continueremo a lavorare per offrire quelle risposte che i cittadini attendono da tempo» conclude l’assessore Regimenti.
A marzo 2023:
Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po’ di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il collega dell’Economia, ha messo insieme un pacchetto di riforme approvato dal Governo. Tra le novità contenute nel decreto sono previsti incentivi agli operatori sanitari che lavorano nei reparti di urgenza/emergenza, limiti al ricorso ai medici «gettonisti», maggiore flessibilità per l’arruolamento dei medici specializzandi e dei camici bianchi stranieri e per stabilizzare chi, anche senza una specializzazione, ha maturato esperienza sul campo. Inoltre, nel pacchetto con le nuove misure dovrebbe trovare spazio anche un nuovo «compromesso» sul payback, la norma fortemente contestata dai fornitori di dispositivi medici.
Secondo il decreto, i camici bianchi che lavorano nei Pronto soccorso avranno diritto a un aumento di stipendio. Verrà inoltre incrementato il compenso per gli straordinari: un’ora di lavoro aggiuntivo sarà pagata 100 euro, invece degli attuali 60. Sarà inoltre anticipato l’aumento dell’indennità specifica prevista per i medici in prima linea: doveva scattare dal 2024, invece partirà già dal prossimo giugno. Un aumento dell’indennità specifica è prevista anche per gli infermieri attivi nei reparti di emergenza. Sempre per quest’ultimi professionisti è prevista l’abolizione al vincolo di esclusività previsto dalla legge Bindi. Oltre che per i Pronto soccorso, il decreto dovrebbe introdurre incentivi anche per chi presta in altri servizi considerati disagiati e usuranti.
Alessandra Trotta
(Giornalista e scrittrice)
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