“Rinasce Firenze” è il nome del piano per la ripresa del capoluogo

Da Palazzo Vecchio le misure per il post-covid

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Sulla falsa riga di Milano, che nei giorni scorsi ha presentato il piano “Milano 2020”, il capoluogo toscano si prepara a pianificare la ripresa. Una città che più di altre ha sofferto la crisi dovuta alla pandemia a causa della mancanza del turismo, motore economico fondamentale. Basti pensare alla tassa di soggiorno che il comune percepiva e che consentiva di portare avanti un massiccio piano di riqualificazione urbana. Nel salone dei cinquecento, riaperto per l’occasione, il primo cittadino ha esposto l’idea di città del futuro, modificando i piani con cui, nel 2019, aveva largamente trionfato convincendo al primo turno sei fiorentini su dieci. L’idea è quella di ripartire dal trasporto urbano e dalla viabilità, tanto cara a Nardella. La fantomatica Tramvia, 22 km di nuove ciclabili annunciate, monopattini e scooter elettrici che si aggiungono al già presente servizio di bike sharing. Il sindaco ha altresì annunciato che non lascerà indietro le periferie e le persone più fragili, arrivando a dichiarare, nei giorni passati, che se per salvare il welfare cittadine fosse necessario, spegnerà le luci della città risparmiando così ingenti costi di energia.


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Giurista e giornalista pubblicista dell'Ordine della Toscana, ho vissuto a Firenze, Parigi e Roma senza mai smettere di essere livornese. Per il mio territorio nutro un interesse atavico, un amore senza condizioni. La mia seconda Casa è l'isola d'Elba. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, gestisco la sezione Toscana della testata oltre ad altre collaborazioni online e su carta stampata.