Stamane, già di buon mattino, lo sgorbio non faceva più brutta mostra di sé sulla stele apposta nella parte inferiore della Torre Comunale di Sabaudia per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della fondazione di Sabaudia, esaltate dalla presenza di Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica più amato dagli Italiani, di cui quella stessa stele fa menzione. Immediato e solerte l’intervento dell’Amministrazione Municipale a cancellare quelle lettere e quei segni che qualche barbaro dei nostri giorni voleva lasciare a ricordo personale di questa particolare estate 2020. Come rilevato al primo colpo d’occhio, non è stato difficile far sparire tempestivamente quei disegni e quelle scritte, frutto d’inciviltà e d’imbecillità dilagante. Chissà, per eliminarli sarà bastato forse solo un semplice colpo di spugna. Quello stesso colpo di spugna che sulla vicenda, invece, non dovrà essere assolutamente passato. L’esecrabile gesto bisognerà tenerlo ben vivo nella mente senza riporlo nel dimenticatoio, quando il momento d’indignazione generale sarà alle spalle, né catalogarlo come una banale ragazzata. Al pari di altri episodi della stessa risma verificatisi in città e finiti tra le nebbie della memoria. Intanto sono al vaglio le immagini tratte dalle telecamere del sistema di videosorveglianza, puntate h24 sul Palazzo e su Piazza del Comune. E proprio sull’apparato di controllo televisivo, implementato di recente, si è calata, via social, la mannaia dei cittadini: in molti hanno avanzato dubbi non solo sulle capacità dissuasive e sull’esatta gestione della sorveglianza video, ma anche richiesto a gran voce il potenziamento del servizio di vigilanza sul territorio, sanzioni pecuniarie pesanti e punizioni esemplari per gli autori di atti vandalici…fino al taglio delle mani colpevoli! Sicuramente eccessivo, ma ieri densa era la cappa di sdegno che avvolgeva Sabaudia.


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