Nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia, la XVII edizione delle Giornate degli Autori, sezione autonoma e parallela della Mostra, è dedicata allo scrittore e sceneggiatore Ugo Pirro in occasione del centenario dalla sua nascita. Una notizia sicuramente di importante rilievo letterario, ma non certo di grande appeal per le pagine di un giornale locale. Invece l’informazione trova il suo giusto rilievo quando, scorrendo l’elenco degli autori partecipanti, salta fuori che una di queste Giornate sarà tutta per Donata Carelli, sabaudiana a tutto tondo, insegnante di Lettere Antiche, dottore di ricerca e cultrice della materia presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, nonché già collaudata sceneggiatrice. Al prestigioso appuntamento veneziano presenterà l’ultimo dei suoi libri, “Ugo Pirro. La scrittura del conflitto”, edito da UniversItalia nel corrente 2020. All’incontro interverranno il presidente onorario Andrea Purgatori, che ne ha curato la prefazione, Giorgio Gosetti Delegato generale, Francesco Martinotti, Presidente di ANAC, l’On, Nicola Acunzo. Un annuncio che non può non riempire di gioia e di orgoglio la neo Città di Sabaudia, che balza nuovamente sugli altari della cronaca culturale nazionale grazie all’escalation professionale di questa sua giovane figlia, che sarà tra i protagonisti di un evento di risonanza internazionale. “E’ il risultato di un lungo percorso di studi per il quale – scrive con una certa emozione sulla sua pagina social – devo dire grazie in primis al mio professore Rino Caputo, ad Ada Boubara, a Florinda Nardi, a Manuel Onorati, a tutti coloro che, all’Università di Roma Tor Vergata e all’Università Aristotele di Salonicco, mi sono stati accanto con il loro supporto”. “Un ringraziamento speciale -prosegue – va a quanti mi hanno onorato di una loro testimonianza privata contribuendo a dar corpo a questo lavoro che è anche un viaggio interiore, la ri-scoperta della vita e del talento di quello che è stato il mio punto fermo nel mondo del Cinema, di chi mi ha insegnato tutto quel che so dei segreti della scrittura, dell’alchimia di una storia. Spero che il ritratto che ne affiora sia un volano per conoscerlo di più, per leggere i suoi romanzi, rivedere i suoi film, apprezzarne il talento ruvido, graffiante, potente.
Ricordiamo che, durante il lungo periodo di lockdown, come già riportato, Donata Carelli fu ideatrice e coordinatrice dell’accattivante progetto letterario “Diario di Sabaudia. La bella addormentata nel bosco attende un bacio”, nato con l’intento di coinvolgere sabaudiani e non nella narrazione di vicende e sensazioni scaturite da quei momenti surreali, vissuti tra disorientamento e preoccupazione. Un’iniziativa che riuscì a catturare persino l’attenzione del Corriere della Sera.


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