C’è da lavorare, e pure tanto, per far ripartire Sabaudia, ma soprattutto per ridare serenità e certezze al suo popolo.
Ne è ben consapevole Alberto Mosca, il sindaco freschissimo d’elezione, al quale i cittadini hanno affidato le chiavi del governo nella speranza che possa giungere al termine canonico dei cinque anni, guarniti di lusinghieri risultati.

Come convenuto anche da Maurizio Lucci, l’altro competitor, i problemi abbondano, ma ce n’è uno in particolare che è necessario prendere di petto e risolvere con la massima urgenza, nei primissimi giorni di mandato, considerato che il periodo estivo ha già fatto il suo impetuoso ingresso in scena. E tocca il tema dell’inclusione, che largo spazio trova anche nei vari programmi elettorali.

Il riferimento va alle difficoltà che oltre venti famiglie, con figli portatori di disabilità di varia natura, stanno affrontando per iscriverli alle colonie estive.
Un servizio che l’Amministrazione Comunale ha sempre erogato negli ultimi vent’anni, ma che oggi è fortemente a rischio per il mancato stanziamento di fondi, indispensabili per consentire l’ineludibile presenza quotidiana degli educatori abilitati al sostegno.

In caso contrario i nuclei familiari interessati sarebbero costretti a sottoporsi ad una sostanziosa spesa extra per la retta oraria da versare ai singoli operatori specializzati. E, specialmente in tempi di rincari diffusi e galoppanti, come quelli attuali, in molti un ulteriore esborso non possono proprio permetterselo.

Da qui nascono la preoccupazione e il rammarico delle famiglie per la rinuncia ad un’attività di enorme beneficio ai fini del processo di riabilitazione e d’inclusione che coinvolge i bambini anche per quanto concerne il versante ludico-sociale.

A tal proposito, poco prima del voto, la Ninfea Cooperativa Sociale, la Onlus che gestisce il servizio, ha lanciato un accorato appello ai candidati sindaci, invitandoli a rassicurare le famiglie che anche per questa estate il servizio sarebbe stato svolto come nella sua ventennale consuetudine, e indicando loro anche la strada da percorrere per non interromperlo in maniera così traumatica.

“Questo servizio, garantito un tempo dalla colonia comunale Giocamare – si legge, infatti, nel messaggio della Ninfea – potrebbe essere fornito, come avviene nel Comune di Latina, Capofila del nostro distretto, impiegando le ore di Assistenza scolastica residue, senza alcun onere aggiuntivo per l’ente comunale rispetto a quanto già impegnato per i servizi socio assistenziali in affidamento”.

Un appello che il sindaco Alberto Mosca, notoriamente sensibile alle tematiche dell’inclusione, non potrà non fare proprio in tempi stretti.

Il sorriso di un bambino vale ben più di una standing ovation.

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