“Il vento caldo dell’Africa” è l’ultima fatica letteraria del generale Vito Di Ventura, in presentazione alle ore 17,30 di sabato 4 dicembre presso la sala convegno del Comando Artiglieria Contraerei di Sabaudia, ex Centro di Addestramento e Studi Artiglieria Controaerei, ente di cui è stato anche comandante.
Una data non scelta sicuramente a caso, trattandosi del giorno in cui la Chiesa celebra Santa Barbara, Patrona dell’Arma di Artiglieria.

Il libro ripercorre oltre mezzo secolo di storia italiana, dipingendo in maniera fedele il quadro di uno dei suoi periodi più travagliati, attraverso il racconto della vita altrettanto sofferta vissuta da suo suocero, Luca Fortiguerra, al quale lo legava un profondo e reciproco rapporto di stima ed affetto.

Una narrazione che trova l’abbrivio nei primi anni del Novecento quando l’adolescente Luca, innamorato del pallone, cerca di sfondare nel calcio con i colori di una squadra di Taranto, la sua città. Un sogno che ben presto si spegne, complice la chiamata per il servizio militare in Marina.

Da qui il richiamo alle armi in Grecia, la guerra d’Africa, la prigionia nei campi di concentramento inglesi, il ritorno a Taranto e il successivo trasferimento a Latina. La morte al “Santa Maria Goretti”, tra le braccia del genero, Vito, col quale aveva stabilito un feeling molto intenso.

In sintesi, la storia di un uomo e di una famiglia incastrata negli anni più bui del nostro Novecento, segnati da angoscia, rinunce e tanta sofferenza. Un percorso seguito da migliaia e migliaia di famiglie italiane.
Di cui Vito Di Ventura, come si legge in prefazione, “dietro l’apparente biografia del suocero, disegna magistralmente un ampio affresco umano e sociale, civile e militare, raccontato con una scrittura limpida e scorrevole come un romanzo, ma, da Generale di Divisione, attento e preciso nei particolari anche militari, come negli anni della guerra in Africa, o sottilmente psicologici”.

Generale di Divisione in quiescenza e giornalista pubblicista dal 2013, Vito Di Ventura ha inteso sempre allargare i suoi orizzonti, lasciandosi trasportare dalle sue multiformi passioni. Prima di dedicarsi alla scrittura, ha coltivato, tra le altre, quella per la pittura, collaborando per anni con la galleria d’arte “I Templari” di San Felice Circeo.

“Il vento caldo dell’Africa”, edito da Prometheus, Milano (2019), fa seguito ad altre sue pubblicazioni librarie:

– “Vita da…pendolare”, Edizioni “Periferia” di Cosenza (1999);

– “Una Storia Bagnata di Salsedine”, Herald Editore, Roma (2008). Premio LA.VI.TA. 2009 del comune di Taranto;

– “Qui Londra”, Herald Editore, Roma (2013);

– “Il Pigiama dei Sogni”, Herald Editore, Roma (2016). Premio “Magna Grecia” per la Letteratura 2016 e Finalista (2° posto) al Premio “Fiuggi Storia” 2016;

– “Oceano, noi”, ETHOS Edizioni, Oliena (NU) (2017);


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