SAN FELICE CIRCEO – San Felice Circeo, la Lega chiede ai servizi sociali di attivare le consegne a domicilio di beni di prima necessità per gli over 65. «In questo delicato momento di emergenza sanitaria ed a seguito delle maggiori restrizioni contenute nell’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri – si legge nel comunicato a firma del coordinatore Nino Capponi. -, con il quale si dichiara zona rossa tutto il territorio nazionale, limitando rigidamente gli spostamenti soltanto per ragioni di sussistenza, sanitarie e di lavoro, sulla base di una indifferibile necessità, il coordinatore della Lega di San Felice Circeo Capponi Avanzino ritiene opportuno sensibilizzare l’amministrazione comunale, alla predisposizione di un piano di interventi volti a favorire le classi più esposte al rischio di contagio e di quelle che non possono approvvigionarsi, senza alcun aiuto familiare, di viveri e di medicinali. Nello specifico sarebbe opportuno che l’Ufficio Servizi Sociali, in sinergia con tutte le forze operanti e preposte sul territorio, si adoperi ad attivare un servizio per supportare le persone residenti che abbiano compiuto i 65 anni, rientranti, quindi, nella fascia maggiormente esposta ai rischi di contagio del Coronavirus, e prive di una rete familiare propria, con la consegna della spesa e dei medicinali, di volta in volta concordata con gli interessati a seconda delle diverse necessità. Si suggerisce, pertanto, di attivare un numero telefonico al quale possono rivolgersi i residenti per poter usufruire del servizio. Inoltre, sarebbe opportuno prevedere l’esenzione di imposte e tributi fino a quando permanga il regime disciplinare previsto dalla zona rossa. In tal modo, si sosterrebbero e faciliterebbero molte persone che si trovano in difficoltà, si darebbe ossigeno alle Imprese locali e si limiterebbe notevolmente la circolazione sul territorio comunale. Abbiamo bisogno di tutto e di tutti, con grande spirito di coesione sociale e solidale per poter sconfiggere questa emergenza “pandemica”. Sono certo che supereremo questa fase se, oltre a rispettare i protocolli di sicurezza, riuscissimo a rinforzare il senso civico che dovrebbe costituire la base di ogni comportamento sociale, perché ognuno che osserva in modo serio e rigoroso le regole previste, produce un contagio potenziale in meno nei confronti dell’altro».


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